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"c"Seicento secondi nei panni della vittima nel momento che separa il colpo mortale dalla fine imminente. Il nuovo romanzo del magistrato Francesco Caringella, barese d’origine ma romano di adozione, chiude la trilogia dedicata all’universo del delitto, spostando questa volta il punto di vista nella mente dell’assassinato. “Dieci minuti per uccidere” è il titolo del libro, edito da Newton Compton, presentato alla stampa nella sala D’annunzio di Villa Romanazzi Carducci a Bari. Un’anteprima, in attesa della presentazione al pubblico prevista il 26 novembre al Teatro Margherita e organizzata dall’Associazione Il vaso di Pandora, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari.

“Un libro autobiografico – spiega lo scrittore-magistrato –  non perché i fatti raccontati siano realmente accaduti, ma perché racchiude tutta la mia visione del mondo, del rapporto fra giustizia e uomini, che in qualche modo trapelano da ogni riga di questo lavoro”. Dopo il primo romanzo “Il colore del vetro”, in cui si indaga la solitudine di un giudice difronte al riconoscimento del colpevole, il secondo “Non sono un assassino” in cui lo sguardo è quello dell’imputato, il nuovo romanzo esplora il terzo importante ruolo in quella “tragica commedia umana” che è la giustizia.

“Nelle vicende criminali l’interesse, spesso pruriginoso, dell’opinione pubblica, si concentra quasi esclusivamente sulla ricerca del colpevole – continua Caringella – quasi mai ci si chiede perché si è ucciso, quali storie, quali vite si nascondono dietro una tragedia”, complice una pressione mediatica che vuole rapidamente professare una verità e definire chi è vittima e chi carnefice. Compito della giustizia e della letteratura è, allora, "c2"quello di parlare degli uomini e delle donne protagonisti di queste vicende, alla ricerca delle ragioni più profonde. Per questo la trilogia di Caringella attraversa tutti gli sguardi, per arrivare in quest’ultimo romanzo a guardare con gli occhi di chi perde tutto e la cui vita rimarrà tragicamente incompiuta, lasciando il dubbio atroce di quello che avrebbe potuto essere.

Sfondo della vicenda in “Dieci minuti per uccidere” è la Puglia con la città di Trani: qui il protagonista Antonio De Santis imprenditore settantenne di origini baresi, vive, fino al tragico finale della sua esistenza. Scena del crimine la villa dove trascorre l’ultima sera in compagnia della sua famiglia, serena come sono in superficie tutte le famiglie “normali”. Due figli, una moglie, un genero e un figlio scomparso quindici anni prima, il cui mistero aleggia fra le pagine, rimanendo sospeso fino all’epilogo. La normalità apparente è squarciata da un colpo di pistola che coglie Antonio De Santis nella poltrona del suo studio, lasciandolo in vita per altri lunghi dieci minuti.

Le pagine del libro scorrono incalzanti in questo tempo in cui, in compagnia delle note di una musica jazz, il protagonista ripenserà al passato e spererà in un futuro, cercando fra "c3"ricordi, emozioni e flash back di un fatale viaggio in Francia compiuto quindici anni prima, il volto del suo assassino. Il romanzo ci porta dunque all’interno di una delle paure più profonde e universali dell’uomo, quella del momento in cui “si guarda la propria vita che sta finendo”. Un thriller “familiare”, alla ricerca di un assassino che si nasconde fra gli affetti più vicini, perché, come afferma Caringella “spesso il crimine più efferato si nasconde nelle pieghe di un amore estremo”.

Appuntamento quindi al Teatro Margherita dove Francesco Caringella parlerà del suo libro assieme a tanti ospiti, accompagnato dalla voce di un attore e dalla musica dal vivo, la stessa musica jazz che segue il protagonista nelle pagine del romanzo.

 

 

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.