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Il fuoco e la passione, ma anche un’atmosfera romantica in cui emerge la forza trascinante e popolare dell’anima mediterranea: sarà questo l’orizzonte in cui si muoverà la Carmen di Georges Bizet secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, in scena dal 24 ottobre all’8 novembre al Teatro Olimpico di Roma, per la regia di Mario Tronco e la direzione musicale di Leandro Piccioni. Coprodotto da Accademia Filarmonica Romana, Teatro Olimpico e Vagabundos, l’allestimento è completamente rinnovato rispetto al precedente (quello realizzato a Lione nel 2013 da Les Nuit de Fourvière e rappresentato l’anno successivo anche a Caracalla), e vedrà protagonista la cantante Mama Marjas, talento tarantino del reggae, alle prese con il mosaico di ritmi e stili musicali che contraddistingue come un marchio l’Orchestra.

Classe 1986, capelli e occhi scuri, un sorriso che conquista: Maria Germinario (è questo il suo nome all’anagrafe) è senz’altro bella e affascinante, ma sarà la sua voce, bassa e dai toni profondi, quasi maschili, a dare alla sensuale e celeberrima sigaraia di Bizet un tocco del tutto personale. "La mia sarà una Carmen mediterranea e appassionata, pugliese come me", rivela all’Ansa la cantante, sottolineando l’entusiasmo di portare sulla scena un’eroina che "sento nelle mie corde, perchè oltre a essere forte, è una donna molto sensibile. Una caratteristica che non si nota a prima vista, nè in Carmen nè in me, e che ci rende simili". Fortemente voluta da Tronco proprio per questa voce definita dal regista "unica, perchè pur arrivando agli inferi è dotata di grande tenerezza", Mama Marjas sarà accompagnata da un cast multietnico, che vedrà nei panni di Don Josè il brasiliano Evandro Dos Reis, in quelli di Micaela e del torero Escamillo rispettivamente Elsa Birgè e Houcine Ataa e nel ruolo dei due fidanzatini Hersjana Matmuja e Dario Ciotoli.

Tanti i linguaggi che si intersecheranno nello spettacolo, dalla musica al teatro, dal video alla danza, e che renderanno questa opèra-comique il luogo privilegiato dell’emozione, tra tragedia e amore, leggerezza e stravaganza. Per l’artista, che negli ultimi 12 anni si è dedicata al reggae ("una scelta spontanea e naturale quando vivi nella Giamaica d’Italia", dice), la Carmen rappresenta una sfida professionale ma soprattutto un modo per dimostrare di essere capace di affrontare sonorità diverse. Una versatilità che in un certo senso ha ereditato: figlia d’arte (la sua famiglia è composta da musicisti e cantanti), Mama Marjas ha iniziato la sua carriera da bambina nell’orchestra di casa, cantando ai matrimoni e nelle piazze e collezionando le esperienze più diverse, in Italia e all’estero. "Andavo in giro con i miei genitori e ho imparato così ad amare la musica ma anche a conoscere il mondo diverso da me", spiega, specificando che la sua è una passione a 360 gradi: "mi piace spaziare dalla World Music al soul, dal blues alla musica popolare fino a quella afro e caraibica, senza escludere il classico, perchè ho studiato violino al conservatorio di Matera".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.