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"rp1"Una serata per festeggiare e per non dimenticare. “Cosa” verrebbe lecitamente da chiedersi, ma è presto detto.

L’Officina degli Esordi ha ospitato ieri sera quella che sin da subito è parsa una reunion di vecchi compagni di scuola. Non si è trattato, però, di ex studenti che si sono ritrovati per ricordare gli anni trascorsi insieme fra i banchi di un’aula ma di chi “ha fatto scuola”, militando in nome delle proprie passioni ed inaugurando un nuovo modo di fare comunicazione. Ieri sera ad esser presenti all’appello erano quasi tutti quei ragazzi che, come piccoli Davide contro Golia, circa quarant’anni fa si ersero contro il colosso della Rai decisi a sottrare all’ente statale il monopolio sulle trasmissioni radiofoniche per inaugurare delle nuove stazioni radio che costituissero un’alternativa. Fu questa la battaglia condotta dalle cosiddette “radio libere” e di cui Bari Radio Uno rappresentò la prima emittente in Puglia, la sesta in Italia.

Quei ragazzi, allora ventenni, si sono ritrovati ieri sera con la stessa giovane tempra ed entusiasmo di chi la radio l’ha vissuta come una palestra di vita e professionale e per questo continua ad amarla. “Quando mi fu dato il primo stipendio mi sentii imbarazzato – "rp3"ha sostenuto ieri Enzo Tamborra –  mi risultò strano essere pagato per svolgere un lavoro che mi divertiva fare”. Volti o forse è il caso di dire “voci” note che hanno contribuito a rendere grande Bari con la loro sfrontatezza ed ingenuità di allora. Gli amici di ieri e di oggi si sono incontrati raccontando un pezzo di storia della radiofonia, passandosi il microfono come facevano negli studi clandestini di Bari Radio Uno e Radio Alternativa quarant’anni fa. Lorenzo Belviso, promotore della serata, ha provato a menzionarli tutti quei nomi che fecero di una passione il loro lavoro, compreso il suo. Molti erano presenti ieri, pronti ad alternarsi al microfono per condividere la loro esperienza in radio raccontando aneddoti e curiosità: Carmela Vincenti, Franco Cirici, Erio Crispi, Enzo Tamborra, Gianni Molinari, Nicola Pignataro, solo per citarne alcuni. C’è stata anche Marilù De "rp6"Letteriis, la giornalista radiofonica scomparsa quattro anni fa, presente anche lei attraverso le sue parole e nel vivo ricordo che ha lasciato in quanti l’hanno conosciuta e apprezzata, come gli amici che ieri sera l’hanno ricordata leggendo un divertente estratto del suo libro Giocavamo alla radio in cui raccontava l’inizio della sua “storia d’amore” con Bari Canale 100, altra emittente storica del capoluogo pugliese.

Ieri ad esser ricordato è stato un certo modo di fare radio che oggi sembra destinato all’estinzione, come ben espresso dalle parole di Franco Cirici: “Mi ero ripromesso che oggi non avrei fatto un’operazione nostalgia. Sono felice perché chi ha lavorato presso Bari Radio Uno ha fatto strada e si è affermato. Noi siamo stati una specie di vivaio, oggi non emergono più personaggi come quelli di allora. È per questo che, guardandomi indietro, lo faccio comunque con un po’ di nostalgia perché quello che abbiamo creato noi ora non c’è più e, anzi, sono stati fatti grossi passi indietro”. A non voler esser dimenticato è l’impegno e la buona volontà che c’era allora. Ma l’atmosfera, al di là di queste considerazioni, è stata "rp2"un effluvio di sorrisi e risate divertite anche perché i ricordi di un tempo sono serviti da apripista ai festeggiamenti. Dulcis in fundo, al termine dell’incontro, Renzo Belviso ha svelato il reale motivo della rimpatriata: l’occasione perfetta per riunire il passato ed il presente della radio per guardare insieme al futuro. Oggi stesso, alle ore 10:00, è previsto il primo vagito di una nuova stazione radiofonica che già dal nome e dal logo scelti promette grande divertimento: nasce oggi Radio Popizz, o “Pop Hits” per chi non dovesse masticare il barese ed ignorare una delle pietanze simbolo del capoluogo di regione. “È difficile fare oggi radio – ha affermato Belviso – . I giovani la ascoltano sempre meno per via dei nuovi servizi di musica digitale come Spotify , per esempio. Sta diventando un mezzo vecchio ed "rp5"è difficile da accettarsi per chi la radio l’ha amata e la ama ancora. Bisogna rinnovarsi, per questo ho pensato a cosa mancasse a Bari, magari qualcosa che trasmettesse simpatia. È così che è nata l’idea di Radio Popizz, una radio in cui programmare brani della cultura barese e brani che non si ascoltano più sulle emittenti tradizionali”. Una radio dedicata, insomma, alla città che le da i natali e in cui troverà anche posto una rubrica gestita da Vito Signorile a mezzanotte in cui si racconterà la storia di Bari nonché un notiziario di gossip locale.

“Questa sarà Radio Popizz – conclude Belviso mentre vassoi ricolmi di popizze sfilavano tra i presenti – . Io vi invito ad ascoltarla e ad assaggiarla perché trasmette simpatia”.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.