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"mac2"Sono trascorsi ventisette anni da quel 1988 in cui al Teatro Petruzzelli di Bari, allora sotto la gestione di Ferdinando Pinto, andò in scena l’ultima rappresentazione di Macbeth per la regia del compianto Luca Ronconi. Il melodramma musicato da Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave e tratto dalla celebre tragedia shakespeariana, torna questa sera alle 20:30 nel tempio della musica barese dopo una lunga attesa. Un ritorno che si carica di aspettative e di grande curiosità, dato anche il valore dei professionisti coinvolti.

Ad occuparsi della regia Lydia Biondi che ha ripreso lo spettacolo portato in scena da Giancarlo Cobelli, mentre a dirigere l’orchestra del teatro ci sarà il M° Fabrizio Maria Carminati, per la prima volta alle prese con il Macbeth e per la prima volta al Petruzzelli. Nei panni di Macbeth, invece, il baritono eccellenza italiana che tutto il mondo ci invidia: Luca Salsi che arriva a Bari dopo il successo riscosso a New York per via della sua magistrale interpretazione dell’ “Ernani” dopo aver sostituito all’ultimo momento Placido Domingo. Alla luce di un cast di tale livello, le premesse non potrebbero essere più promettenti.

Dell’opera hanno discusso in sede di conferenza stampa, alla vigilia della prima, la Biondi, "mac1"Carminati e lo stesso Salsi, dando delle anticipazioni su quella che sarà la loro interpretazione del dramma in quattro atti di Verdi. “Non ho mai diretto prima Macbeth – ha affermato il M° Carminati – . Per me si è trattato di una grandissima occasione perché è un’opera che mi affascina da sempre e che mi ha colpito al cuore. È una grande gioia per me portarla in scena con Luca Salsi che conosco da quando era un ragazzino e che ora è diventato uno dei più grandi baritoni al mondo. Si tratta di un melodramma dai contrasti immediati, improvvisi e direi anche bipolari – ha continuato Carminati – . Verdi è stato puntuale e molto attento alle aggettivazioni che ha usato per indicare l’intonazione precisa che voleva dai suoi interpreti, come l’ho visto fare in rarissime partiture. Si insiste molto sulla tonalità del “sottovoce” e la nostra giovane orchestra, a mio avviso, è riuscita appieno a restituire i colori richiesti da Verdi. La nostra versione si mantiene fedele a quella dell’opera francese, restituendola al pubblico integrale e senza tagli. L’unica differenza è che abbiamo ripristinato il finale della prima versione, quella in cui Macbeth muore in scena cantando la celebre aria “Mal per me”, perché non solo rende il finale meraviglioso ma anche più tipicamente italiano”. È intervenuto in merito anche Salsi, esprimendo quanto sia stato per lui importante prender parte ad un’opera del genere. “Adoro Macbeth per via del suo incredibile scavo drammaturgico e psicologico, in cui il connubio Verdi-Shakespeare è "mac3"impressionante. Si tratta di una di quelle opere in cui la parola è più importante della musica – ha commentato il baritono – . I miei punti di riferimento a livello interpretativo sono stati Carlo Tagliabue, Aldo Protti e Riccardo Stracciari, per via del loro tipo di vocalità “all’italiana”. La difficoltà che ho incontrato in questo ruolo, non è stato tanto cantarlo quanto cercare di interpretarlo. Per vestire i panni di Macbeth – ha concluso Salsi – non è sufficiente saper cantare ma bisogna andare a scavare nella parola scenica, così come voleva Verdi”. A chiudere l’incontro con la stampa le parole della regista Lydia Biondi: “Il Macbeth è per me l’emblema dell’ambiguità che vive in ognuno di noi. Shakespeare ha avuto la geniale intuizione di assurgere Macbeth a simbolo del male che si annida sotto ogni bene. Abbiamo cercato di restare fedeli alla regia di Cobelli che aveva puntato a semplificare al massimo tutto ciò che nell’opera rimanesse di ottocentesco. Ciononostante abbiamo anche trovato nuove soluzioni e nuovi compromessi, come nella scelta di reinserire le danze che Cobelli aveva tagliato. Abbiamo potuto contare su uno staff tecnico disponibile, preparato e dotato di buona volontà e passione, l’unica in grado di portare a risultati positivi”."mac4"

Tanto impegno, dunque, tante passioni e tanti talenti a scendere in campo per la messa in scena del Macbeth di Lydia Biondi e Fabrizio M. Carminati. Appuntamento per la prima a questa sera alle ore 20:30 al Teatro Petruzzelli. Lo spettacolo sarà in replica domenica 17 maggio alle 18:00, martedì 19 maggio alle 20:30 e giovedì 21 alle 20:30.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.

 

Macbeth – Scheda tecnica

Regia di: Giancarlo Cobelli ripresa da Lydia Biondi

Direttore d’orchestra: Fabrizio Maria Carminati

Maestro del coro: Franco Sebastiani

Scene e costumi: Carlo Diappi ripresi da Valentina Dellavia

Disegno luci: Giuseppe Ruggiero

Interpreti: Luca Salsi (Macbeth), Ugo Guagliardo (Banco), Tamar Iveri e Daria Masiero (Lady Macbeth), Margherita Rotondi (dama di Lady Macbeth), Salvatore Cordella (Macduff), Massimiliano Chiarolla (Malcolm), Antonio Di Matteo (medico e araldo), Gianluca Tumino (domestico e sicario).

Foto di Carlo Cofano

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.