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"lsd_a"Oggi alle ore 19:30, negli spazi di Galleria Forma4 a Bari (via Argiro 73), si inaugura la collettiva d’arte contemporanea "Le macchine cele(b)ri" evento artistico collaterale in programma per la quarta edizione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, organizzato da Old Cars Club (che vivrà il suo momento clou dall’1 al 3 maggio). All’inaugurazione interverranno Dario Catalano (Presidente Old Cars Club Bari), Silvio Maselli (Assessore alle Culture e Turismo del Comune di Bari), Michele Ferrandina (Group Manager Fineco Bank di Bari), Flavia D’Alessandro (art director), Vito Caldaro (gallerista).

La mostra, curata dall’artista Flavia D’Alessandro, esporrà diverse opere d’arte – tra pittura, installazioni e videoarte – ispirate al binomio Arte & Motori. Gli artisti che espongono saranno Dario Agrimi, Pierluca Cetera, Flavia D’Alessandro, Gianni De Serio, Antonio Giannini, Beppe Labianca, Massimo Nardi, Francesco Sannicandro, Lino Sivilli, Arianna Spizzico, Beppe Sylos Labini.

Resterà aperta fino al 4 maggio e sarà visitabile ad ingresso gratuito tutti i giorni (esclusa la domenica) dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 in Galleria Forma4. Sarà aperta eccezionalmente anche nel weekend del Gran Premio di Bari, dall’1 al 3 maggio. Per info e dettagli: www.artegranpremiodibari.it.

"Due Passioni per un percorso univoco, Arte & Motori, il binomio è possibile. Ieri come oggi – spiega Flavia D’Alessandro – l’Arte mette in moto, cambia marcia e si fa strada! Esiste un filo conduttore che accorcia le distanze fra due mondi – tanto apparentemente lontani quanto intimamente uniti – sotto il segno della grande passione per il Bello. Un incontro fortuito, quello tra Arte e Motori che, già nel secondo dopoguerra, si sono incrociati in una Bari che, da impareggiabile location, ha vissuto un momento radioso e memorabile fra il 1947 e il 1956. Furono ben nove le brillanti edizioni del Gran Premio che sancirono di diritto l’ingresso del capoluogo pugliese nella storia delle capitali mondiali della Formula Uno. Ieri come oggi, lungo quello stesso filo conduttore – già riannodato nel 2010 con la prima edizione della “Rievocazione Storica del Gran Premio” -, l’Arte mette in moto, cambia marcia e si fa strada. Il circuito, anche simbolico, è lo stesso di quello tracciato per quell’auto d’epoca che, col suo “cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo”, appare più bella della Vittoria di Samotracia. Ieri come oggi, le macchine d’epoca, sempre più celeri, diventano cele(b)ri, intrecciando energia e velocità lungo lo stesso rettilineo – quello della storia – su cui solo gli artisti sanno apporre il loro sigillo indelebile".

"Macchine improbabili, impossibili, macchine inutili: che siano lette in positivo o in negativo – scrive il critico d’arte Giuliana Schiavone – si tratta di indiscussi simboli della modernità. Quando poi al centro delle riflessioni dell’arte vi è una classe particolare di veicoli, rappresentato dalle auto d’epoca, ecco che il discorso si fa più ampio sfiorando i poli della storia, della tecnologia e dell’estetica. Di fronte a dei veicoli d’epoca si è colti dalla sensazione che ci sia qualcosa da salvaguardare storicamente, che rende tali veicoli così celebri, per quanto non più celeri come un tempo, di fronte al progredire tecnologico".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.