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"e_lsd"Una doppia piramide, la più alta della quali raggiungerà i 200 metri. L’Egitto annuncia in questi giorni la costruzione del grattacielo più alto del paese, la Zayed Crystal Spark, la Scintilla di Cristallo, e lancia un appello: investite in questo pilastro della stabilità, in questo argine contro il dilagare dell’Isis. L’affusolata piramide di 200 metri, meno di un quarto del grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa di Dubai, oltre 800 metri, diventerà la vetta immobiliare d’Egitto superando peraltro di 50 metri anche la vera piramide più alta, quella di Cheope. L’indiscrezione era stata rilanciata la scorsa settimana, con tanto di foto, dal sito Egyptian Street citando il ministro dell’Edilizia Moustafa Madbouly. Il complesso delle due "piramidi", con la più bassa ai piedi di quella alta, sorgerà nella parte ovest del Cairo e sarà frutto di una collaborazione fra società immobiliari e l’Autorità per le nuove urbanizzazioni "Nuca". Il grattacielo del quartiere Sheikh Zayed ospiterà uffici, attività commerciali e "di divertimento", ha detto il ministro senza fornire cifre circa l’entità dell’investimento. L’edilizia è un comparto-chiave su cui l’Egitto punta per risollevare la propria economia messa in crisi dalla doppia rivoluzione seguita alla Primavera araba: quella tutta popolare anti-Mubarak del 2011 e quella popolar-militare contro la Fratellanza musulmana del 2013. Il paese vuole attrarre investimenti per 60 miliardi di dollari in quattro anni, per garantire stabilità all’Egitto del presidente Abdel Fattah Al Sisi che combatte l’Isis in casa (nel Sinai) e preme per muoversi militarmente anche in Libia (come ha fatto con i raid aerei a febbraio su Derna). Non a caso un sito jihadista, "Dabeq chanel 1" ha rilanciato minacce di attentati contro la conferenza di Sharm El-Sheikh, dove questa settimana verrà annunciato ufficialmente il progetto. Inoltre, nelle ultime settimane una serie di rudimentali, causando vittime, hanno colpito più volte filiali di gruppi stranieri quali la catena di fast food americana Kentucky Fried Chicken e i gruppi di telecomunicazioni britannico Vodafone ed emiratino Etisalat. Singoli attentati si sono verificati anche contro il gruppo di distribuzione francese Carrefour e contro Mobinil, la controllata egiziana dell’operatore transalpino di tlc Orange. Alla Conferenza economica di Sharm El-Sheikh sono stati invitati circa 150 società che sviluppano progetti immobiliari. Il mattone in Egitto traina più di 90 altri settori occupando almeno l’8% della forza lavoro e sviluppando il 4,6% del Pil (11,5 milioni di dollari) secondo dati dell’anno fiscale 2012/’13.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.