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Quando, 12 anni fa, dissero di voler fare il giro del mondo su un aereo alimentato solo dal sole, i piloti svizzeri Andrè Borschberg e Bertrand Piccard vennero guardati come alieni dall’industria aeronautica. La loro sembrava una missione impossibile. Oggi gli anni di ricerca e ostinazione vengono ripagati: il Solar Impulse 2 ha dimostrato di poter volare senza un goccio di carburante. Lo ha fatto, forte di oltre 17mila celle fotovoltaiche, nella prima tappa del suo lungo viaggio, da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, a Mascate, la capitale dell’Oman. Decollo alle 4:12 ora italiana, atterraggio alle 17:15 per coprire poche centinaia di chilometri che a un aereo di linea avrebbero richiesto meno di un’ora. Ma qua non conta il tempo, conta il messaggio: con le energie rinnovabili si può cambiare il futuro del Pianeta. La prima delle 12 tappe che serviranno per sorvolare l’intero globo, 35mila km in 5 mesi, ha visto alla guida del monoposto Borschberg, imprenditore ed ex pilota di caccia, in costante contatto radio con una sala di controllo in cui era presente anche il principe Alberto II di Monaco. Domani, con partenza prevista alle 2 del mattino in Italia, sarà la volta di Piccard, che porterà il Solar Impulse nella città indiana di Ahmedabad. Appena giunto a Mascate, accolto come un eroe, Borschberg si è detto "estremamente felice di essere atterrato sano e salvo", mentre Piccard ha usato i riflettori mondiali per ribadire che "quello di Solar Impulse è un messaggio di speranza, ma in modo realistico". Il velivolo, infatti, non ambisce a portare passeggeri, ma un messaggio politico: il futuro è pulito. "Future Is Clean" è il movimento, capitanato proprio da Borschberg e Piccard, che chiama tutti i cittadini a unirsi alla richiesta di dimezzare il consumo mondiale di energia sfruttando le tecnologie verdi, una richiesta che sarà portata alla Conferenza di Parigi sul clima in programma a fine anno. L’iniziativa ha già trovato un sostenitore in Al Gore. L’ex vicepresidente Usa, ambientalista e Nobel per la Pace, ha usato l’hashtag #FutureIsClean per un plauso via Twitter all’impresa riuscita. Quella di oggi non è però la tappa più impegnativa del primo aereo che può volare anche di notte grazie all’energia solare, e che nel suo percorso dovrà mostrarsi in grado di viaggiare per cinque giorni consecutivi. Il velivolo dovrà sorvolare la Cina, l’Oceano Pacifico, l’Atlantico e il Mar Mediterraneo prima di far rientro, ad agosto, negli Emirati Arabi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.