Tempo di lettura: 2 minuti

"vivienne"Meno male che Vivienne c’è. Sarà anche un po’ squinternata, sarà pure un’ecologista ossessiva (adesso ha deciso di portare avanti una petizione per far riconoscere dall’Onu il reato di "ecocidio", assassinio dell’ambiente) ma la sua moda conserva grinta e personalità, come lei che pure ha superato da alcuni anni i settanta.

Adesso si è rasata i capelli quasi a zero e non sono più rossi ma biondi. Con suo marito, il ben più giovane Andreas Kronthaler, che è anche il suo braccio destro (si sono sposati nel 1992 quando lui era uno stagista) si è fatta fotografare in versione Adamo ed Eva, con tanto di foglia ben piazzata, sugli inviti alla sfilata: tutta la storia della collezione riguarda infatti il paradiso perduto, per colpa degli esseri umani che si sono accaniti a guastare la natura.

Foglie di fico stampate un po’ dappertutto, ma principalmente al posto giusto, poi un’altra stampa che in realtà è una propaganda contro le trivellazioni petrolifere e l’ormai classico ma ironico motivo Arlecchino. Poi c’è anche una stampa che riproduce gli ambienti della Wallace Collection, una delle più belle collezioni d’arte londinesi: pareti, porte e quadri di questo magnifico posto, dove Vivienne ama rifugiarsi, sono dunque sui vestiti, anche su quelli smilzi ad astuccio come sulle grandi e rigonfie costruzioni settecentesche. È un Settecento mai preso sul serio, asimmetrico, disordinato, eppure perfettamente sartoriale e donante, tra code, sbuffi e fianchi a panier: così è anche per l’abito scozzese rosso e nero, portato con il cestino di vimini in testa, così per le giacchine strette e corte con abbondante davanzale a cuore, così anche per le marsine che punteggiano la sfilata. Generose aperture sui fianchi dei corti abiti di pizzo con lungo strascico, ma anche tuniche scivolate e semplici tubini. Infine, il piccolo colpo di teatro del bikini color nudo con la foglia di fico. Il 9 ottobre uscirà la prima biografia autorizzata di Vivienne, scritta con Ian Kelly, e pare ci sia anche, in preparazione, un film sulla sua vita, da musa dei Sex Pistols a icona della moda inglese irriverente.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.