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"FotoIl buon insegnamento è per un quarto preparazione e per tre quarti teatro, diceva Galileo Galilei. Il teatro perciò deve mantenere un ruolo primario nella formazione e nella vita dei cittadini. Primi tra tutti, forse, i baresi che sono rimasti a lungo senza un teatro, simbolo e luogo dell’opera lirica. Adesso che il Petruzzelli ha rialzato il sipario, l’urgenza principale resta quella di creare un nuovo pubblico. “Dopo l’incendio del 1991 infatti”, ha sottolineato Massimo Biscardi sovrintendente della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, “Bari ha perso molto. Un’intera generazione ha dovuto rinunciare all’appuntamento con il teatro e noi adesso dobbiamo ripartire dai giovani”. Perciò accanto alla tradizionale attività di balletto, lirica e musica sinfonica, la Fondazione aggiunge due nuovi spettacoli che arricchiscono il programma per le scuole inaugurato a marzo di quest’anno. Sono Il Barbiere di Siviglia e Il giovane Artù.

Il primo porta sul palcoscenico la famosa opera di Rossini, ma in una versione originale e contemporanea. Non tre, ma una sola ora in cui Rosina, Don Bartolo, Figaro e gli altri personaggi si muovono in uno studio televisivo, guidati dal regista Franco Esposito e dal direttore d’orchestra Giuseppe La Malfa. Il giovane Artù invece è una produzione interamente nuova, incentrata sull’adolescenza del famoso re. “Voglio realizzare uno spettacolo che arrivi ai bambini come una piccola necessità, come una piccola cosa da ricordare”, ha affermato la regista Marinella Anaclerio, “E’ bello che i ragazzi vedano la storia di un bambino semplice, addirittura mingherlino, che riesce a portare a termine un’impresa così importante. Credo possa essere di grande incoraggiamento”. A firmare le musiche c’è il compositore Nicola Scardicchio. Il libretto è della scrittrice di libri per bambini Teresa Petruzzelli. Scenografia e costumi sono invece affidati a Tommaso Lagattolla.

Che sul palco ci siano Figaro o Artù, l’obiettivo resta comunque unitario. E cioè “avvicinare il teatro ai giovani, rendendolo fruibile”, come ha ricordato l’assessore alle Politiche Giovanili Paola Romano. Ospiti privilegiati de Il Barbiere di Siviglia e Il giovane Artù sono dunque le scuole e i ragazzi dai cinque ai diciotto anni. Non è detto però che, in futuro, i due spettacoli così come sono stati pensati, non possano aprirsi anche a un pubblico adulto.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.