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"grazie"Aglaia, lo splendore. Eufrosine, la gioia. Talia, la prosperità. Nessuno mai, nè Botticelli, nè Raffello, Canova, Thorvaldsen o Rubens, aveva mai osato ritrarle così. Fortemente sensuali e insieme eteree, classiche ma contemporanee, colte nell’attimo prima di quando, forse, tutto accadrà. Esattamente come è la cifra di Thomas Hodges, star inglese della fotografia, anzi, come preferisce definirsi, "artista che lavora con la macchina fotografica", fondatore del movimento dell’Imaginismo, londinese di nascita, francese e malesiano di formazione, acclamato da Tokyo a New York, che per la prima volta ha scelto l’Italia per ambientare e lanciare un suo progetto, ‘Le tre Grazie‘, appunto, dedicato al mito classico delle figlie di Zeus.

"Erano almeno tre anni che avevo questa idea in testa, ma solo qui potevo ambientarla", spiega lui presentando il lavoro in un perfetto italiano imparato da autodidatta. Se il nostro paese ancora non lo osanna come accade, ad esempio, in Germania, Hodges al contrario ha comprato qui, a Cisternino, in Puglia, una delle sue tre case (le altre, a Parigi e Saragoza) e a Verona ha fatto nascere suo figlio. "Per essere veramente apprezzati in un paese – dice – devi entrarci dentro e questo lavoro è un primo passo". Prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re e realizzato a gennaio nelle sale del cinquecentesco Palazzo Ferrajoli a Roma, ‘Le tre Grazie’ è un racconto per immagini del mito classico affidato ai tratti orientali, caucasici e afro-americani di tre modelle come Chu Chiao Wang, Kelly Palacios e Rosa Valerio. Ne è una nata una collezione di 32 opere d’arte fotografiche, dove Hodges ha impresso il suo concetto di bellezza, età, arte. Ma anche il messaggio della necessità di un amore multirazziale, di armonia e pace nel mondo. Un vero storyboard fatto di luce naturale e artificiale (mai  da studio), con la bellezza femminile svelata in tutta la sua nuda sensualità e scatti unici che sono a tutti gli effetti "creazioni al pari di un dipinto", in dimensioni spesso oltre il metro e anche una stupefacente versione moderna di affresco per soffitto.

Le opere sono destinate a fortunati collezionisti, ma prima faranno il giro del mondo, in exhibition a novembre a Vienna, poi a Milano o Roma e si parla anche della Korea e New York. Dallo shooting de ‘Le tre Grazie’ sono nate però anche due monografie in edizione limitata (una sarà pubblicata dalla prestigiosa galleria Vevais, specializzata in edizioni d’arte che superano anche il metro di grandezza e, spesso, i 4 mila euro di prezzo), più un video backstage e un video d’arte di 37 minuti, girato in presa diretta dallo stesso artista, con le musiche di Nicky Bendix e Dave Henessey (il produttore degli U2 e David Bowie). Sarà venduto in appena sei, esclusivissime, copie con pendrive in oro. Prima prenotazione, racconta il produttore, proprio da un italiano di Brescia. "E’ un progetto difficile – spiega Hodges – Sono un grande appassionato d’arte e conosco gli illustri precedenti su questo tema. Ma volevo fare qualcosa di assolutamente diverso e credo che Le tre Grazie in questo modo non siano mai state raccontate. Raccolgono tutti i valori positivi, umanitari e multirazziali". Ma non solo. "Il vostro paese – prosegue – è conosciuto nel mondo per l’arte classica, non per quella contemporanea. Dei vostri artisti più di tutti amo Caravaggio, ma con questo lavoro vorrei portare avanti l’immagine dell’arte contemporanea in Italia". E il nostro paese sembra già apprezzare se tra una Biennale a Vienna e una mostra a New York, Hodges a luglio sarà anche alla Settimana della Moda a Roma, creando una scenografia per uno degli eventi in calendario al St. Regis Hotel.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.