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Niente decoder, niente contratto, basta la connessione a Internet e il gioco è fatto. Il 2014 potrebbe dare un ulteriore colpo al modo tradizionale di vedere la tv. Dopo il ridimensionamento delle reti generaliste e il boom dei canali digitali, l’affermarsi del doppio schermo con la visione dei programmi commentata sui social network, lo stop alla crescita della tv a pagamento, il nuovo fenomeno sembra destinato ad essere l’arrivo di contenuti on demand via Internet con abbonamento o senza. Insomma, un ulteriore incentivo, soprattutto per le nuove generazioni, a mettere in soffitta la tv lineare con i palinsesti decisi da altri e ad utilizzare il piccolo schermo per vedere quello che si vuole.

Anche grazie alle tv connesse a internet, che pur a diverse velocità nei vari paesi, sono destinate, secondo gli esperti, a sostituire gli apparecchi tradizionali. In Italia si prevede anche nei prossimi cinque anni saranno almeno cinque milioni i possessori di smart tv. Grazie alla rete è già possibile, in Italia, guardare sulla tv, comodamente seduti sul divano e gratuitamente, i video sul web, su Youtube ad esempio, ma anche, questa volta a pagamento, film o serie tv, grazie ai servizi Chili o Cubovision che consentono l’acquisto o il noleggio di contenuti, on demand o in abbonamento. Da un mese è arrivato sul mercato anche Infinity, il servizio lanciato da Mediaset che, con un costo mensile di 9,99 euro, consente di fruire degli oltre 5 mila film, serie e fiction in catalogo, non solo sulle smart tv, ma anche su altri dispositivi.

La risposta di Sky Italia a Infinity è attesa per marzo con il progetto al momento chiamato "River". Un servizio simile a quello fornito da Mediaset che, oltre a film e serie tv, in più dovrebbe fornire anche qualche contenuto sportivo. Il costo, non ancora definito, dovrebbe essere nel range tra i 10 e i 20 euro mensili. Il modello è quello di BSkyB, l’emittente britannica che con NowTv dallo scorso anno ha reso possibile acquistare senza contratto e ad un prezzo ridotto rispetto agli abbonamenti alla pay tv canali cinematografici o sportivi per un periodo di tempo limitato.

Sempre nel 2014 sembra pronto a sbarcare in Italia anche Netflix, già presente sul mercato americano e nordeuropeo con all’attivo 38 milioni di utenti. Il gigante Usa, che ha dato il via al modello di tv senza decoder e contratto, sta pian piano conquistando l’Europa e, dopo Francia e Germania, l’obiettivo potrebbe essere proprio l’Italia.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.