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"Il senso della parola jazz e il rapporto con la parola libertà non avrebbe bisogno di essere spiegato" Queste le prime parole che introducono il programma della 12° edizione dell’Open World Jazz Festival, che si terrà a Banchette e ad Ivrea da oggi fino a sabato 19 Ottobre.

Un festival quindi dedicato alla musica ma non solo, un festival che invita a riflettere e dedica la propria kermesse alle vittime della tragedia di Lampedusa.

"Il jazz ti insegna a rispettare te stesso: se ti rispetti capisci di avere obiettivi e pensieri e capisci che anche gli altri ne hanno, probabilmente diversi dai tuoi." Wynton Marsalis

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Il concerto che apre l’ Open World Jazz Festival 2013 questa sera presenta un duo d’eccezione Maurizio Brunod ed Enrico RavaMaurizio Brunod è un chitarrista sperimentatore di tecniche e suoni, che spazia fra composizioni melodiche e d’avanguardia e che nella sua carriera ha alternato il ruolo da solista con la sua partecipazione, in veste di chitarrista negli Enter Eller, una delle formazioni più longeve del jazz italiano. con quello da solista. Enrico Rava non ha bisogno di presentazioni, è di sicuro uno dei musicisti e compositori che hanno scritto la storia del jazz, non solo italiano. Inconfondibile è il suo timbro, il suo fraseggio e la sua raffinata musicalità. (oncerto – ore 21.30 Sala E.Pinchia Via Roma 59 Banchette)

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Venerdì 18 ottobre è la volta dell’ormai noto duo Petrella-Guidi, progetto musicale attivo da tempo che ben sposa il vulcanico Gianluca Petrella all’intimista Giovanni Guidi, perchè nella loro musica si percepisce un feeling umano oltre che artistico, rivolto alla comune voglia di sperimentare, e basato sull’evidente talento di entrambi. Il risultato è un vero e proprio viaggio musicale, a volte intimo e delicato, altre aggressivo e feroce.

Sabato 19 è la giornata clou del festival, non per sminuire l’importanza delle serate precedenti, ma perchè in questa giornata si concentra tutto lo spirito di libertà e contaminazione che il direttore artistico, Massimo Barbiero, ha voluto esprimere nel progettare questo festival.

"Odwalla-3"E’ difatti una giornata ricca di eventi e manifestazioni mirate a celebrare i 25 anni del gruppo di Barbieri, gli Odwalla.

Un progetto fatto di percussioni e di danza che non significano solo ritmo, ma anche melodia, scambio, atmosfere, respiro, jazz, afro, world music mescolate e dosate con una maestria inconsueta. Il rapporto che si crea fra i musicisti, i ballerini, e anche il pubblico stesso non è solo musica, ma condivisione dialogo e rispetto fra gli uomini. La musica è un tramite è un mezzo per un concetto più ampio, ed è per questo che questa giornata soprattutto è dedicata alle vittime di Lampedusa.  «Penso alle radici della musica che anima il festival, musica nata da navi di schiavi portati in America. Oggi le persone ci vengono da sole, per poi essere schiavizzate qui, in campi non più di cotone, ma per raccogliere pomodori o per vivere in dieci in stanze di pochi metri quadri. Quando suono, con Odwalla o con chiunque altro, io non suono con neri, gialli, rossi, ma con uomini: tutto il resto sono solo parole. Parole spesso pronunciate da individui i quali cosa significhi essere uomini ancora oggi non l’hanno compreso. Individui che spesso sono proprio vicino a noi». Massimo Barbiero

Alle 17.30, in Santa Marta, a Ivrea, si svolgerà il convegno "Odwalla, l’Africa e la contemporaneità", per la presentazione di "Ankara Live", nuovo cd/dvd di Odwalla. Interverranno: Davide Ielmini (La scrittura e l’elemento estetico delle composizioni), Franco Bergoglio (Odwalla e il rapporto con la società contemporanea), Viciane Wessitcheu, responsabile immigrazione Pd Piemonte ( Odwalla, l’integrazione e la politica nella cultura) e Guido Michelone (La storia e la discografia). Moderatore sarà Alberto Bazzurro. Nella sala sarà inoltre allestita la mostra fotografica "Odwalla 25 anni di musica", a cura di Luca d’Agostino, con scatti di Mariagrazia Giove, Francesco Truono, Lorenzo Scaldaferro, Paolo Dezzutti e Luca d’Agostino. Seguiranno un buffet e il concerto "Quartet Satoyama". Alle 21.30, al teatro Giacosa, concerto degli Odwalla con un ospite davvero d’eccezione, Israel Varela.

Gli Odwalla sono composti da: Massimo Barbiero (marimba, vibes, steel drum e percussions), Matteo Cigna (vibes, marimba, steel drum, dum dum), Stefano Bertoli (drums), Andrea Stracuzzi (percussions, steel drum), Alex Quagliotti (drums, steel drum), Doudù Kwateh (percussion), Doussu Tourrè (Djembè), Lamine Sow (Djembè e tamà), Laura Conti (vocal), Sabrina Olivieri (vocal), Marta Raviglia (vocal), Gaia Matiuzzi (vocal), Nadège Sellou Sordet (dance), Daudet Glazahi (dance), Nadège Fenghom (dance), Nestor Kouamé (dance).

 

Foto di Mariagrazia Giove, riproduzione riservata.

 

Mariagrazia Giove