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La grande attesa è finita: Apple ha presentato la versione numero sette del sistema operativo iOS e i due nuovi iPhone, il 5S e il 5C, la versione low cost. Oggi è il giorno delle valutazioni e dei dibattiti, ma anche dei dubbi: gli analisti sono scettici sul fatto che il colosso di Cupertino riuscirà a eguagliare il miliardo di smartphone venduti con il sistema operativo Android di Google. Ed è anche il giorno delle polemiche: secondo molti osservatori l’iPhone C, che avrebbe dovuto essere un’alternativa meno costosa ai modelli di alta fascia, è comunque troppo costoso. Wall Street, fatte le debite analisi su concorrenza e margini di profitto, aveva giudicato appropriato un prezzo attorno ai 450 dollari (gratis con la sottoscrizione di un contratto telefonico), mentre Apple ha fissato il costo a 550 dollari (99 dollari con contratto), ovvero solo 100 in meno rispetto alla versione base dell’iPhone 5S. Anche l’iPhone 5C finisce dunque nella fascia più alta del mercato degli smartphone, mentre due terzi degli cellulari sul mercato costano meno di 550 dollari.

"E’ più accessibile, ma non economico", ha detto Sarah Rotman Epps della società di ricerca Forrester Research, sottolineando che "Apple ha dovuto mettere in equilibrio redditività e crescita e non va a competere con gli Android più economici". A confermare l’accoglienza poco convinta che gli investitori hanno riservato agli ultimi nati del colosso di Cupertino è l’andamento del titolo di Apple a Wall Street: sostanzialmente piatto ieri durante l’evento al quartier generale della società in California, ha perso terreno all’annuncio dei prezzi dei nuovi iPhone, chiudendo in ribasso del 2,3% e al di sotto dei 500 dollari per azione. I ribassi sono destinati a durare anche oggi. Nel premercato a New York Apple cede più del 4%, sulla scia di una serie di downgrade arrivati prima dell’avvio della seduta di contrattazioni: Ubs ha rivisto al ribasso la valutazione da "buy", investimento, a "neutral" con e lo stesso ha fatto Bank of America Merrill Lynch, mentre Credit Suisse ha tagliato il rating da "outperform" a "neutral". In controtendenza gli analisti di Oppenheimer, che hanno confermato la valutazione "outperform" e alzato l’obiettivo di prezzo da 460 a 540 dollari per azione. Va comunque detto che gli abituali investitori di Apple spesso "sell the news", come si dice in gergo, vendono dopo che la notizia attesa è arrivata, salvo poi tornare a comprare, facendo risalire il titolo, quando cominciano ad arrivare i dati sulle vendite. Bisognerà dunque attende il fine settimana dopo il 20 settembre, quando i nuovi smartphone arriveranno sul mercato americano e, per la prima volta, in contemporanea in Giappone e Cina, che di solito devono attendere settimane o mesi dopo il lancio in America ed Europa. Proprio i mercati emergenti, dove il prezzo degli smartphone è sempre stato una barriera notevole, sono quelli a cui Apple si rivolge con l’iPhone 5C: ecco perchè il prezzo relativamente alto del modello "low cost" potrebbe non cambiare in modo determinante l’andamento delle vendite. "Il 5C è sostanzialmente un iPhone 5 con un diverso involucro", ha detto Van Baker, analista di Gartner, secondo cui costa ancora troppo per provocare una decisa espansione del mercato di Apple.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.