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Andare oltre le proprie convinzioni, le proprie posizioni, entrare nel movimento della vita. È questo l’invito che
Ad aprire e chiudere la stagione due eventi straordinari, il ritorno a Bari delle storica Compagnia della Fortezza, nata nel carcere di Volterra, e il debutto internazionale del nuovo lavoro di Emma Dante, in questi giorni protagonista al Festival del Cinema di Venezia con il suo esordio alla regia cinematografica. Si parte il 26 e 27 ottobre con i 45 detenuti diretti da Armando Punzo. In “Hamlice_saggio sulla fine di una civiltà”, titolo in condivisone con la seconda edizione del Festival della Legalità (18 – 27 ottobre), un moderno Amleto precipita, guidato da Alice, nel paese delle meraviglie. L’opera shakespeariana esplode verso il testo di Carroll, in un viaggio al cui centro c’è il concetto stesso di trasformazione come possibilità di sfuggire a ruoli che sembrano definitivi. Questa stessa lotta, stavolta per evadere da un corpo sbagliato, anima l’”Operetta Burlesca” di Emma Dante: lustrini, paillettes e atmosfere da avanspettacolo per la favola nera di Stellina, soubrette transessuale in un Sud opprimente.
Fra apertura e chiusura tantissime tappe in cui le diciannove compagnie ospiti si confronteranno con la contemporaneità, di temi e linguaggi. Nuove scritture che rielaborano la realtà e affrontano tematiche urgenti, necessarie: l’omofobia, l’omosessualità, le morti bianche, la violenza del nostro secolo, ferite del presente con cui l’arte non può evitare di confrontarsi.
A Bari, dopo l’anteprima a Castel dei Mondi, “Il guaritore” di Michele Santeramo (9 e 10 novembre), Premio Riccione per
In collaborazione con l’Alliance française e l’Università degli Studi di Bari, in occasione del centenario della nascita di Albert Camus, lo spettacolo “Le premier homme” (28 novembre).
Un altro ritorno al Kismet per Valter Malosti, con “Lo stupro di Lucrezia” (30 novembre), nuova indagine su Shakespeare, meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna; a seguire una produzione del Kismet con la Regione Puglia/Ass. Politiche delle salute e l’INAIL impegnati insieme a sensibilizzare giovani e non solo sulle morti bianche attraverso lo spettacolo “Vite spezzate” (14 e 15 dicembre). I giovanissimi pugliesi di Vico Quarto Mazzini saranno prima di Natale in cartellone con “Boheme!” (21 e 22 dicembre). L’anno nuovo si apre con “La Bella Rosaspina addormentata” di Emma Dante (il 5 e il 6 gennaio), presentando la sua addormentata svegliata da un bacio saffico. E un altro ritorno è quello di Carlo Formigoni, primo maestro della “scuola Kismet”, che porta in scena la storia d’amore e guerra “La grande paura” (venerdì 17 e sabato 18 gennaio alle 21.00).
La figura di Don Tonino Bello, nella scrittura di Carlo Bruni, è descritta nello spettacolo “Croce e fisarmonica”, con
A febbraio un vero e proprio focus per Ricci/Forte, al Kismet con due diversi lavori: “Still life
La stagione prosegue con La Ballata dei Lenna e il loro “Cantare all’amore”, spettacolo vincitore dell’ultima edizione del Napoli Fringe Festival (1 e 2 marzo) e lo storico Teatro della Valdoca, compagnia che pure tornerà in stagione con
Si cimenta con il classico di Nabokov, soffermandosi sulla piccola Lolita, sul suo bisogno d’amore e sulla violenza del nostro mondo, la “Lolita” dei Babilonia teatri (22 marzo).
Torna sul palco del Kismet, Antonio Rezza, impegnato in “Fratto_X” (29 e 30 marzo), realizzato con l’inseparabile artista e scenografa Flavia Mastrella, mentre il controverso e acclamatissimo “La merda” di Cristian Cerasoli (13 aprile), con Silvia Gallerano offrirà un flusso di parole nel quale si scatena la bulimia confidenza pubblica di una giovane donna “brutta”.
Una stagione ricca di nomi e appuntamenti, parte di un complesso mosaico di attività e progetti, dalle domeniche di teatro ragazzi alla stagione per le scuole, dalla musica alla formazione teatrale, che vede
In questa missione di resistenza anche quest’anno
Eroica da parte del Kismet anche la scelta di lasciare immutati i prezzi del botteghino e di lanciare promozioni che vanno incontro agli spettatori, come i 1.000 biglietti a 10 euro (promozione valida fino al 16 settembre) e il biglietto ridottissimo a 12,50 per gli acquisti on-line. Rimane al costo di 100 euro l’abbonamento a 9 titoli della stagione e a 200 euro il BOT (Buono Ordinario del Teatro) che dà accesso a tutte le attività previste in stagione.
(Informazioni www.teatrokismet.org. Biglietti su www.bookingshow.com)