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"ApplePer la maison di Cupertino è tempo di novità, ma non di quelle che hanno portato l’ ”after Jobs” ad introdurre una nuove serie  di devices; la lunga attesa – almeno in questo caso è durata almeno sei lunghissimi anni ed in particolar modo dal 2007 anno che ha segnato la introduzione di una veste grafica che ha indelebilmente marchiato il brand “Apple”.

Anni in cui si è lavorato a prototipi di vario genere e in cui si è voluto fortissimamente tralasciare l’aspetto grafico a favore della funzionalità e della operatività di un sistema che ha pur reso il marchio leader di mercato ma che ha concesso – su questo fronte –  svariati metri di vantaggio ai competitors.

E cosi poco più di 20 giorni fa il keynote con una presentazione in grande stile – guai se così non fosse stato – ha finalmente introdotto iOS 7 ovvero non un semplice aggiornamento di sistema ma una rimodulazione grafica che stravolge l’intera interfaccia di iOS: ebbene si, ci siamo e con una frase cara all’intramontabile Steve Jobs potrei davvero dirvi che ora “tutto cambia, di nuovo”.

Voluta fortemente da Jhon Ive – Vice President, suo creatore e designer, sostenuta da Tim Cook – la nuova interfaccia conferisce nuovo lustro alla grafica di iOS  e costituisce una essenziale e soddisfacente risposta ai continui attacchi provenienti da Android e Windows Phone; anche se quando qualcosa cambia in Apple, non cambia mai per caso e mai per seguire ciò che accade sul mercato. Cambiamento – dunque –  ma fedeltà ad uno stile lineare, semplice, piatto secondo il principio del flat design: ecco in estrema sintesi iOS7.

In realtà e come parzialmente ammesso dall’Head Quartier di Cupertino, questa importante e attesa novità nasce da un percorso di studio che spesso ha portato il team di Ive a guardarsi indietro e a tornare anche sui suoi passi; non è un caso che contestualmente alla presentazione del nuovo sistema operativo sia stato reso noto un prototipo di iPod risalente al 2005 che già nelle “forme” evocava l’attuale iOS.

Ridipingere la pelle del melafonino è stata una impresa assai ardua e che  – vista la portata dell’evento –  ha suscitato una enorme eco mediatica; “Entusiasmante, incoerente, fresco, triste” – questi gli aggettivi più utilizzati da giornalisti e addetti ai lavori per definire  l’ultimo lavoro anche se la conferenza stampa ufficiale è stata un diluvio di altisonanti “wow!”.

Arrivo alle novità; con iOS7 il nostro amato iPhone dice addio allo storico “slide to unlock” lasciando spazio alla lockscreen; la schermata di blocco si sbloccherà con un semplice swipe dal basso verso l’alto. In basso a destra presente e ben visibile l’applicazione Fotocamera. Sulla Home  la novità più eclatante è rappresentata dalla icone ridisegnate, arricchita di nuovi sfondi, nuovo dock, piatto e semitrasparente; la intensità del segnale passa dalla barretta al pallino. Una nuova schermata fa capolino con tuggles e funzioni innovative: il Control Center, richiamabile con uno swipe dal basso verso l’alto e che con gesture opposta apre il Centro Notifiche anch’esso nuovo molto elegante e con sfondo sfocato. Nuove anche le applicazioni musica con iTunes radio integrato, immagini con “Momenti” per organizzare le foto e AirDrop per condivisione files con altri dispositivi.

Nella ridda di commenti e opinioni contrastanti spicca il tweet di R. Schaad (Flipboard) il quale dice che il “lavoro da fare è molto anche se la direzione è giusta” e quello di M. Monteiro (Mule Design) che recita “E’ una boccata d’aria fresca. Questo rinnovamento apre ogni tipo di possibilità ad Apple”; in realtà il coro di voci è variegato e non monodirezionale, soprattutto da parte di chi in iOS 7 vede molto Windows Phone e richiami alle animazioni in stile HTC.

Che fosse necessario un restyling era evidente; che Apple lo avrebbe fatto in grande stile era scontato e questa volta nulla poteva prescindere da un mercato in continuo fermento e che alla prima innovazione presentata già guarda lontano, molto lontano da quella innovazione. iOS 7 ci fa capire – come sostiene Craig Mod, publisher indipendente – che siamo arrivati a un punto in cui le interfaccia dei dispositivi digitali non può essere valutato con precisione da lontano, con note negative sulla “traslucenza, seppur con ampi margini di migliorabilità”.

Non ci resta che attendere il passaggio di una estate per avere sul nostro iPhone il rilascio del nuovo iOS sperando che la beta “emessa” possa arrivare ad una release completa ed esaustiva  per l’utenza finale.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.