Tempo di lettura: 2 minuti

"caldo"
Eccola qui. Di nuovo, anche quest’anno, immancabile. È l’ondata di caldo, la prima dell’estate 2013, che si appresta a colpire l’Italia e parte dell’Europa nelle prossime ore, dovuta all’Anticiclone nord-africano pronto a sostituire quell’Anticiclone delle Azzorre che ha reso lo scorso week-end così piacevole per gli amanti del mare. L’inizio di questa settimana sarà quindi caratterizzato da temperature superiori ai 30-35° C, che tenderanno a calare solo da giovedì al Nord e nel finesettimana al Sud.

L’aumento della temperatura potr essere accompagnato da afa, umidità (fino al 50% nelle ore centrali della giornata), percezione di una temperatura corporea di 2 o 3 gradi superiore a quella reale e innalzamento dell’indice UV. Quest’ultimo, in particolare, descrive il livello di radiazione ultravioletta prodotta dal Sole che raggiunge una certa superficie del nostro pianeta e indica, quindi, un maggior livello di rischio dovuto all’esposizione alla luce solare, sia per la pelle che per gli occhi.

Ma l’ondata di caldo in arrivo può essere pericolosa non solo per gli amanti della tintarella. Quando il corpo umano non riesce a disperdere il calore eccessivo accumulato con l’esposizione prolungata a temperature elevate, possono sopraggiungere disturbi alla salute, lievi (crampi, svenimenti o gonfiori) o gravi (il cosiddetto colpo di calore). Inoltre, e questo è ciò che accade più frequentemente con risultati talora drammatici, il caldo persistente può aggravare patologie croniche preesistenti. Sono pertanto a rischio non solo gli anziani, ma anche i malati cronici e coloro che assumono regolarmente farmaci, così come le persone non autosufficienti e i bambini piccoli. Anche tutti coloro che svolgono un’intensa attività fisica all’aria aperta potrebbero disidratarsi e subire gli effetti dell’ondata, persino se giovani e in buona salute.

Ciò non vuole dire che occorra barricarsi in casa con l’aria condizionata al massimo: è sufficiente seguire delle semplici indicazioni generali. Per esempio, indossare abiti leggeri e comodi, e proteggersi con occhiali da sole, crema protettiva e un cappellino di cotone nelle ore più calde. Non uscire o comunque evitare un’intensa attività fisica nelle ore centrali della giornata, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno (circa 10 bicchieri) e mangiare frutta e verdura, limitando l’uso di alcolici, bevande ghiacciate e bibite contenenti caffeina. Esistono poi numerosi altri consigli utili per non soffrire durante le ondate di calore, consultabili sul sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_56_allegato.pdf) e non sempre così noti, che riguardano gli impianti di condizionamento, i viaggi in automobile e piccoli accorgimenti che potrebbero persino salvare delle vite.

Si dice, infatti, spesso scherzosamente che “si muore di caldo”, ma la frase è purtroppo vera. L’ondata più famosa, quella del 2003, ha provocato un eccesso di mortalità tra luglio e agosto del 15,2% rispetto all’anno precedente, corrispondente a 3134 persone, per lo più sopra i 65 anni, decedute a causa delle temperature elevate. Combattere il caldo si può e si deve. Magari basta un bicchier d’acqua in più.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.