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"MusicaL’ultimo lavoro discografico dei SursumCorda s’intitola “Musica d’acqua”; leggendo il titolo dell’album il rimando immediato è ad un antecedente a dir poco illustre: leggi “Musica d’acqua” ed il pensiero corre (o forse, più propriamente, “scorre”!) con una certa qual immediatezza suggerita da fluida analogia alla Wassermusik di Händel. E a questa fluida analogia ci fermiamo per non incorrere in abnorme peccato d’irriverenza; ma a questa fluida analogia (anche) ricorriamo per tracciare una riflessione a spanne sul parallelo rapporto fra musica ed acqua, che sembra suggerire partiture in cui si rincorrono molecole di idrogeno e ossigeno, trasfondendo in musica il senso dell’equoreo, il fluire delle note come qualcosa di amniotico e avvolgente, in cui fluttuare lasciandosi andare alle sensazioni ed alle suggestioni indotte.
I SursumCorda sono un ensemble composta da undici musicisti che si combinano all’insegna del polistrumentismo. Con “Musica d’acqua” sono giunti al loro sesto lavoro discografico; si tratta di un album tutto strumentale di notevole pulizia stilistica, raffinatamente minimale, che si articola in undici tracce dai titoli evocativi (“Entropia”, “Miraggi”, per citarne qualche esempio) d’atmosfere rarefatte che specularmente si riproducono all’ascolto, con qualche incursione in sonorità d’ambiente orientali – e mediorientali – come in “Tang Lang” e in “Amir”, e che nel “Sogno di Amir” sfociano in suggestioni oniriche e fiabesche, procedendo per rarefazione per poi dispiegarsi in una tessitura di note che sembra voler condurre il sonno verso la luce.
“The Promise of the Merrow” è partitura che viaggia sulle note d’un arpeggio delicato che pare induca ad un soffice accoccolarsi, come cullati dal canto d’una sirena, mentre “Red Floyd”, probabilmente l’esecuzione più raffinata del disco, si contraddistingue per l’eccellente ingresso della tromba, che assume preminenza assoluta nel dispiegarsi del brano.
Si chiude con “Behind a Dripping Window”, brano di grande eleganza e che porta a sintesi la pulizia stilistica del disco, distillandone le ultime gocce sonore; le qualità strumentali dei SursumCorda accarezzano l’udito senza sbavature, mantenendo costante il livello qualitativo, all’insegna di una sostanziale purezza, come fosse specchio d’acqua di fonte.
I SursumCorda hanno firmato più volte colonne sonore di cortometraggi ed alcune di esse confluiscono nei brani di questo disco (“Amir”, “Francesco e Bjorn”), risultando gradevoli ed evocativi pur se ascoltati avulsi dal contesto cinematografico per il quale erano stati concepiti, anche se è con tutta probabilità nella coniugazione fra musica ed immagini che la resa acquisisce maggiore consistenza.
“Musica d’acqua”, disco di elevata qualità musicale, invita all’ascolto suggerendo un senso di armonica quiete, evocando un senso di raffinata delicatezza.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.