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"Raphael
Un felice sbaglio per Raphael Gualazzi, tra i big del festival di Sanremo, che il 14 febbraio pubblicherà il suo nuovo album initolato Happy mistake. «Il titolo – ha raccontato oggi Gualazzi, di passaggio a Milano per presentare il nuovo lavoro – letteralmente indica uno di quei felici sbagli che possono capitare in natura, come la mela di Newton che ha portato ad una grande intuizione. Durante la lavorazione dell’album sono successi alcuni felici incidenti di percorso che poi si sono rivelati bellissimi e che ho deciso di lasciare all’interno della produzione».

Uno degli incidenti riguarda anche la tromba di Fabrizio Bosso, che durante le registrazioni è finita sull’album con una traccia non prevista ma registrata per sbaglio. La traccia, poi, scoperta e valutata più che mai adatta alla situazione, è rimasta nel posto che si era conquistata sul campo. «In fondo – sempre il talento urbinate sul titolo dell’album – tutta la vita è un happy mistake». Nelle tredici tracce raccolte nella scaletta dell’album, c’è un caleidoscopio di generi musicali, dal jazz al blues, che Gualazzi è tornato a legare a modo suo. «Il punto fermo nella produzione è quello di tenere gli stessi musicisti – dice – e anche se ci sono alcuni brani suonati con il basso elettrico gli altri sono con strumenti acustici. Questa volta non ho usato la tastiera perchè volevo esaltare proprio quel tipo di suono». A cavallo tra i generi e viaggiando in note attraverso le differenti musiche nelle quali trova quello che cerca, l’autore, compositore, arrangiatore e produttore ha lasciato quella che all’inizio poteva essere sembrata un’impronta tecnicamente jazz, per qualcosa che va decisamente oltre. «In realtà non mi sono mai definito un musicista jazz, quanto piuttosto un jazzofilo – dice Gualazzi – nel senso che amo la musica jazz e il concetto di jazz con il quale mi piace interagire. Mi piace l’improvvisazione e l’energia che trovo anche in diversi colori della musica che ho provato ad esplorare. Nei prossimi lavori intendo allargare ancora questo modo di fare».

Il lavoro del talento urbinate sarà pubblicato durante la settimana di Sanremo al quale Gualazzi parteciperà con i brani ‘Sai (Ci basta un sogno), registrato in Olanda nelle sue parti orchestrali con la Metropole Orkest, e Senza ritegno. Nell’album, che all’estero uscirà per l’etichetta Blue Note e in Italia per Sugar, c’è anche la collaborazione con la cantautrice francese Camille, per ‘L’amie d’un italien (Rainbows)’. «Di Camille avevo sentito un singolo in rete anni fa e mi era piaciuto da subito – ricorda l’autore delle nuove Don’t call my name e Seventy days of love – e quindi quando mi hanno proposto la collaborazione sono stato felice. Non ha tradito le aspettative e ha dato un contributo fondamentale ad un brano già bello di suo, arrangiato da Vince Mendoza e che avevo scritto qualche tempo fa. Capita a volte che alcuni brani trovino una loro dimensione anche dopo anni».

L’altra collaborazione inserita nell’album è poi quella con le Puppini Sisters per ‘Welcome to my hell’. «Desideravo coinvolgerle già dal mio primo progetto – sottolinea Gualazzi – perchè una musica che mi piace molto è quella a cui si sono ispirate loro, e cioè quella degli anni Trenta e Quaranta e dei gruppi vocali». I concerti del nuovo Happy mistake tour’ porteranno Gualazzi in giro per i teatri italiani dal 6 aprile in avanti, con partenza dal Teatro La Fenice di Senigallia.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.