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La sorpresa arriva nel finale: muore macchiata del suo sangue la carnale Violetta di Ferzan Ozpetek, Carmen Giannattasio, perfetta, applauditissima,come tutti i protagonisti di questa Traviata con la quale il Teatro di San Carlo inaugura la stagione lirica 2012-13 nel segno di Giuseppe Verdi. Nell’anno del bicentenario dalla nascita del compositore, punta su un lussuoso allestimento dell’opera verdiana tra le più amate dal pubblico e più eseguite nella storia del massimo napoletano. Il regista cinematografico italo turco Ferzan ™zpetek, alla seconda prova lirica, firma una Traviata, probabilmente nelle sue corde più dell’Aida, con una mise en scène, sangue a parte, all’insegna della tradizione pur spostandone l’ambientazione al 1910( ‘seguendo Proust’ha spiegato l’autore di ‘Mine vagantì). Cifra dell’allestimento, le atmosfere parigine in chiave ottomana disegnate dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti , tra divani, specchi, cuscini, cosi come preziosi sono i costumi di Alessandro Lai, realizzati con una cura che sarebbe piaciuta a Luchino Visconti, (che fu regista di una leggendaria Traviata alla Scala con la Callas). Il primo atto si apre nella casa parigina di Violetta, il secondo ha sullo sfondo una grande scalinata dell’esterno del giardino, nel terzo cambia tutto, la scena diventa concettuale, in bianco e nero, uno ‘spazio astratto di lucè come spiega Ferretti, che rimanda al sanatorio dove muore Violetta, al centro il solo letto. Sul podio, raccoglie applausi il pesarese Michele Mariotti,giovane talento della musica italiana, ‘Oscar della Lirica 2012’, che dirige « una Traviata tradizionale, priva di provocazioni» ma dove la regia si sente. Il risultato è una ‘Traviatà sensuale e non decadente, sicuramente molto ‘cinematograficà, frutto felice della grande intesa tra Ozpetek,scenografo e costumista (ma il regista ha raccontato di aver chiesto qualche consiglio anche a Franco Zeffirelli). Nel cast della prima oltre a Carmen Giannattasio (‘una fuoriserie, aggressiva,una gattà l’ha definita il regista) convincono Saimir Pirgu (Alfredo), Vladimir Stoyanov (Giorgio), Giuseppina Bridelli (Flora), accompagnati da Orchestra e Coro stabili.Coreografie di Alessandra Panzavolta, direttore del Corpo di Ballo del San Carlo. Primi ballerini e solisti Edmondo Tucci, Elisabetta Magliulo, Roberta De Intinis e Fabio Gison. Disegno luci di Giuseppe Di Iorio. Lo spettacolo in coproduzione con la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli di Bari replica il 7, il 9, e dall’11 al 15 dicembre.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.