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"Come«Sappiamo tutti che i servizi segreti cercano di influenzare giornali e televisioni, ma siamo più pronti ad accorgerci della notizia negata o reticente che di quella deliberatamente diffusa per ottenere un risultato politico»: è da questa premessa che parte Aldo Giannuli – esperto italiano di intelligence, consulente parlamentare nelle commissioni di inchiesta sulle stragi (dal 1994 al 2001) e sul caso Mitrokhin (dal 2003 al 2005) e ricercatore di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale di Milano – per spiegare come funzionano i servizi segreti. Ma anche per illustrare le più recenti discipline dell’intelligence come l’OSINT, letteralmente Open Source Intelligence, lo studio delle fonti aperte. Un libro che potrebbe tornare utile nei giorni in cui tiene banco la complessa vicenda del generale americano David Petraeus.

«Sospettiamo la mano dei servizi dietro notizie su scenari di guerra come quello afghano o libico ma siamo meno attenti a cose molto più quotidiane – scrive Giannuli -. Dopo lo scandalo Echelon (il megasistema di intercettazione di tutti i messaggi per via satellitare costruita dagli Usa di intesa con gli altri quattro paesi di lingua inglese) sospettiamo tutti che il traffico di telefonate, mail, sia intercettato e controllato, ma non ci siamo ancora resi conto di quale rivoluzione si stia preparando con l’applicazione dei programmi di trattamento automatico della lingua ai social network: Facebook o Twitter producono ogni giorno milioni di dati che, opportunamente trattati, possono segnalare tempestivamente il montare di una protesta sociale, il gradimento di una moda, la formazione di una tendenza culturale, la curva dei consumi che si prospetta, i comportamenti di borsa dei piccoli risparmiatori, etc…».

Il libro è diviso in tre parti: nella prima viene descritto il mondo dell’informazione e i metodi attraverso i quali i servizi cercano di penetrarvi e farvi passare i propri messaggi; nella seconda i servizi non sono visti come ‘ghostwriter’ di parte di quel che leggiamo, ma come lettori o ascoltatori dei mezzi di informazione. La terza parte è invece costituita da alcuni esempi di lettura delle notizie «con gli occhiali dei servizi segreti».

"AldoParticolarmente interessante è la seconda parte del libro quella che studia «l’agente informativo non come produttore ma come consumatore» di notizie, in cui Aldo Giannuli introduce la più recente disciplina dell’intelligence, cioè l’OSINT (Open Source Intelligence) ma anche «la più rilevante dato che ormai circa i tre quarti del materiale su cui lavorano i servizi segreti provengono proprio dalle ‘fonti aperte». E per fonti aperte non s’intende solo quelle gratis e legali. «Il boom dell’OSINT iniziò a determinarsi negli anni Novanta con l’esplosione di Internet – osserva l’esperto -. Decine e poi in breve tempo centinaia di milioni di computer connessi fra loro da una rete che cresce con ritmi esponenziali. Questo ha fatto di Internet il maggior medium mondiale, attraverso il quale passa la maggior parte dei flussi informativi», spiega Giannuli nel libro aggiungendo che in alcuni casi «non c’è nessun bisogno di intercettare alcunchè: è sufficiente chiedere e ottenere l’amicizia del numero più esteso possibile di contatti per accedere, in modo del tutto legittimo, a tutte le informazioni che si cercano».

«L’OSINT – sottolinea – è un’attività specifica dei servizi segreti, essenzialmente rivolta a scopi pratici e a decisioni da assumere in tempi brevi, ma parte dei suoi metodi possono ugualmente essere mutuati dalle scienze storico-sociali, e questo può essere utile anche a modificare alcuni aspetti discutibili del costume accademico». Per continuare il dialogo sul web, l’autore invita i lettori a mandare osservazioni, obiezioni, riflessioni al blog www.aldogiannuli.it.

COME I SERVIZI SEGRETI USANO I MEDIA’ DI ALDO GIANNULI (PONTE ALLE GRAZIE, PP. 240, EURO 13)

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.