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"TheJon Spencer è tornato con il suo gruppo storico e un nuovo album. Meat and Bone sfrutta la tradizione, quella della Blues Explosion, fatta di musica irregolare eppure compatta.
Le dodici tracce del disco sanguinano blues tamponato dal rock. La melodia è succube del ritmo, il suono delle chitarre è piegato e i profondi urlacci di Jon legano gli “stop and go” che tanta potenza conferiscono al lavoro. La band non lesina energia per trentanove minuti. La durata necessaria a confermare che il power trio, malgrado la lunga assenza, non ha mai lasciato il girone degli “sporchi e cattivi”, come gli Stones dei bei tempi, chiari istigatori di quella Bag To Bones che ne recupera lo stile e l’audacia. Tutte le dodici tracce sono ansiogene, nervose, a loro modo estreme, allucinate e sempre preda di un istinto furibondo. La Jon Spencer Blues Explosion, del resto, è ditta che dispone delle risorse umane più adatte a perseguire lo scopo sociale: fare rock’n’roll.
Jon ha accantonato, almeno per ora, il progetto Heavy Trash. Judah Bauer ha archiviato la collaborazione con la ben più docile Dirty Delta Blues Band di Cat Power. Russell Simins ha messo da parte la miriade di progetti collaterali in cui si era impegnato. Così, i tre sono ritornati ad incidere insieme a otto anni dall’ultimo album (Damage).
Paragonato alla produzione precedente Meat and Bone non cede il passo al tempo: il mood e l’approccio di oggi sembrano poter competere in tutto e per tutto con il materiale di repertorio. Ed è davvero confortante riascoltare il rock che smette di rantolare e strappa ampie boccate d’ossigeno alla morte. Niente di paragonabile, insomma, a quello che l’industria somministra abusando aggettivi ridondanti per personaggi improbabili. Gli stacchi di Ice Cream Killer, il rolleggiare di Strange Baby, l’intensità soul di Unclear, le dissonanze seventies di Zimgar, i riff punk e i break rumoristi connotano un disco radicale: via il superfluo, via ornamenti ad effetto. Solo musica. Tirata, secca e dura come il rock. Dannata e fangosa come il blues.
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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.