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Recitare e’ un’azione riflessa, spontanea, un istinto primitivo. E’ un flusso naturale, innato. Coinvolge i sensi con cui esploriamo il mondo e l’immaginazione, ci connette alla realta’ interpretando quello che i sensi percepiscono. Io esisto, sono, dunque recito.

Questo e’ l’obiettivo di My Alterego, il centro di formazione per attori e artisti di scena, nato a Bari due anni fa, diretto da Elio Maldera e Chiara Alberti.

Situato in un edificio sobrio e accogliente nel quartiere Japigia, il centro My Alterego dispone di una sala regia, di uno studio di registrazione e di aule accoglienti dove agli allievi e’ data la possibilita’ di riconoscere e valorizzare le proprie qualita’ e i propri talenti. “Perche’ l’unico strumento che un attore possiede e’ se stesso, il proprio corpo, la propria voce, le proprie emozioni. Nel momento in cui e’ consapevole delle proprie caratteristiche e accetta la propria fisicita’, i punti di forza e le debolezze, impara ad essere sulla scena.”, spiega ai microfoni di LSDmagazine Giordano Cozzoli, Direttore Didattico e docente del centro. “E, inoltre, deve mantenere l’attenzione attiva e i sensi ricettivi. Solo in questo modo e rispettando poche utili regole, l’attore puo’ ripristinare il libero e naturale flusso della recitazione.”, aggiunge a sostegno Dario Diana, Direttore Artistico e docente degli stati emotivi.

Operativa dal 2010, My Alterego e’ una scuola di formazione che concentra la propria attenzione sull’individuo e non lo considera allievo ma elemento attivo della scena. “La nostra scuola nasce dal desiderio di proporre alla citta’ di Bari un servizio nuovo e professionale. L’insegnamento si sviluppa in un percorso triennale, ma ogni anno mantiene una sua proposta didattica. Il primo anno concentra l’attenzione sulla consapevolezza di se’ e del proprio corpo. Si lavora, inoltre, per formare un gruppo affiatato e disponibile al lavoro, cercando di creare tra gli allievi un clima di fiducia reciproca e partecipazione consapevole”, continua Giordano Cozzoli.

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Nel secondo e terzo anno il lavoro si intensifica, sia approfondendo gli strumenti acquisiti, sia entrando nel vivo della recitazione e della pratica della scena. Le materie si susseguono in continuita’ e interagiscono tra loro. Teoria e pratica si fondono in un mix che fornisce agli allievi le necessarie conoscenze richieste dall’ambiente professionale in cui andranno ad inserirsi e, al contempo, ne controlla gli sviluppi attraverso costanti verifiche ed esercitazioni. Elio Maldera, Direttore del centro, tiene a precisare a proposito che “a conclusione del percorso, oltre al conseguimento di un attestato di partecipazione che, si spera, presto venga riconosciuto a livello ministeriale, i corsisti, per una preparazione completa, hanno la possibilita’ di confrontarsi con scuole e accademie di cinema e teatro di altre citta’ italiane ed estere, con lo scopo di essere introdotti in un panorama il piu’ fertile possibile. Oltre a tutto cio’, a conclusione della formazione, oltre a proporre le proprie competenze in un saggio teatrale finale, l’interdisciplinarieta’ garantita dai diversi corsi e seminari, sfocia nella produzione di cortometraggi, come ‘L’io invisibile’, inserito nel portfolio del sito myalteregoformazione.it, i quali mettono alla prova le capacita’, la creativita’, lo spirito pratico e la collaborazione di ogni persona coinvolta nei progetti.”

Una squadra compatta, pronta a sfidare il mondo dello spettacolo e a provare a far emergere i sogni nascosti che muovono e vibrano in ogni individuo. Questo sembra la My Alterego.

Io, a conclusione, oserei aggiungere, partendo da un verso di Shakespeare, “… Noi siamo intessuti della stoffa di cui son fatti i sogni”, ( La Tempesta, atto IV, sc. I,)  che il mondo non puo’ non essere intessuto di sogni, quasi epifenomeno di essi. Percio’, il mondo, la vita, la realta’, hanno senso solo nella misura in cui sono inclusi nel sogno e dal sogno ricavano il senso stesso.

E, mentre in una delle sale del centro, seduta comodamente su una poltrona, la chiacchierata con il team di My Alterego a cui si e’ unito Pino Laudadio, arrangiatore, compositore e direttore artistico della Setticlavio Edizioni Musicali, volge al termine, mi perdo nei miei pensieri e mi convinco che se questa nuova iniziativa sul territorio barese puo’ servire a guidare e concretizzare il sogno dei giovani pugliesi, allora vale la pena anche solo provare.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.