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Si è svolta qualche giorno fa nella sala del mappamondo alla Camera dei Deputati la presentazione del libro “Lettera a una bambina molestata” scritto dal giornalista calabrese Mario Campanella  e da Don Fortunato Di Noto. All’evento era presente anche il presidente della Camera On. Gianfranco Fini  il quale ha scritto la prefazione del libro stesso. Sono intervenuti anche il  Dottor Antonio Gentile componente della commissione antimafia e la Dottoressa Donatella Marazziti, professoressa associata di psichiatria all’Università di Pisa. I proventi del libro saranno destinati alla Fondazione Meter che assiste i bambini vittime di abusi. Pioniere della fondazione è proprio il parroco di Avola don Fortunato Di Noto il quale in venti anni ha scoperto più di 980 mila siti pedopornografici on line ed ha salvato dalle violenze circa 1200 bambini. La figura di questo coraggioso parroco è stata riconosciuta in tutto il mondo in questi anni dalle massime autorità politiche, dalla Cina agli Stati Uniti d’America, dal Giappone all’Europa. Ed è proprio questo il tema del libro che il giornalista Mario Campanella e Don Fortunato Di Noto ci propongono, un tema scottante ancora spesso non denunciato proprio per l’omertà e la paura dei più piccoli a raccontare un’eventuale violenza subita, violenza che spesso avviene nell’ambito familiare. Un rapporto epistolare tra due fratelli ed un percorso di dolore della sorella che si libera dalle violenze grazie alla psicoterapia, questa la storia che il giornalista Campanella ci racconta. Autore anche di altri volumi come: ‘Senza il bacio della buonanotte’ ‘Anni di Loggia’ e ‘Natura dell’amore’ edito da Mondadori, Mario Campanella è uno dei giornalisti più attivi in Italia contro questo vero cancro sociale che è la pedopornografia. Nell’incontro che si è svolto il 20 giugno anche Fini ha posto in evidenza come -repressione, previdenza e sanzione- siano elementi centrali alla lotta contro la pedopornografia e come l’ONU abbia approvato nel 1989 la convenzione per l’infanzia, recepita da tutti i paesi e come sia prioritario salvaguardare in tutto il mondo i bambini dal turismo sessuale. Anche l’Unione Europea è scesa in campo in tal senso nel 2003 dettando alcune regole contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile. In particolare nella decisione del consiglio europeo del 22 dicembre 2003 si fa riferimento a quanto segue: “Lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile costituiscono gravi violazioni dei diritti dell’uomo e del diritto fondamentale dei bambini ad una crescita, un’educazione ed uno sviluppo armoniosi”. Ma l’emorragia, così come la definisce don Fortunato Di Noto, non si ferma, ed anzi, nel solo 2012, sono stati segnalati ancora 4148 siti e circa 493 gruppi denunciati sui social network. Le raccomandazioni che soprattutto le forze dell’ordine fanno in particolar modo ai genitori è quella di tenere lontani i bambini dai social network almeno fino a quando non compiano la maggiore età. La pedopornografia è un cancro sociale presente in tutti i paesi mondiali dall’Italia, alla Cina, dalla Cambogia, agli Stati Uniti d’America. Uscirne si può cosi come ha pronunciato Fini, ma servono leggi serie e sanzioni dure in tutto il mondo. Solo in questo modo i bambini potranno ritrovare quella serenità e quella crescita che spettano loro di diritto.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.