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"bauschpina"Cinque prime mondiali, cinque prime per l’Italia e un omaggio alla grande , una "conferenza" danzata sulla sua poetica, la sua tecnica e il suo universo creativo. Appuntamenti di grande rilievo a Venezia dall’8 al 24 giugno per l’ottava edizione del Festival internazionale di danza contemporanea della Biennale, tutti nel segno del risveglio della vita e della creatività. Con una metafora che evoca questi tempi bui di crisi: "Awakenings" (Risvegli) è infatti il titolo scelto quest’anno dal direttore del festival Ismael Ivo.

«Il movimento è vita. Il cuore dà il ritmo e il corpo muove un passo. Queste sono le dinamiche della sopravvivenza e dell’esistenza», ha spiegato Ivo, presentando il programma insieme al presidente della Biennale Paolo Baratta. Movimenti della "Biblioteca del corpo" (il direttore ha intitolato così la sua nuova coreografia per i 25 giovani dell’Arsenale della Danza), che per due settimane animeranno Venezia attraverso i 12 spettacoli in cartellone, ma anche con performance, installazioni, laboratori e ‘improvvisazionì sui vaporetti. A essere coinvolti infatti non saranno solo gli spazi dell’Arsenale, dalle Corderie al Teatro delle Tese, ma anche la Sala delle Colonne di Palazzo Giustinian, sede della Biennale, e spazi inconsueti come il salone SS. Filippo e Giacomo del Museo Diocesano.

Ad aprire il Festival, l’8 giugno, saranno due novità: la prima assoluta di "De Anima", lo spettacolo ideato dal coreografo Virgilio Sereni appositamente per il Festival (in scena al Teatro dell’Arsenale) e la "Biblioteca del corpo", ispirato al racconto di Borges "La Biblioteca di Babele", che dopo la prima al Teatro alle Tese (repliche il 9 e 10 giugno) Ismael Ivo e i 25 giovani artisti porteranno in tournee in Italia e in Brasile. "Moving with Pina", assolo di cui è autrice e interprete la danzatrice Cristina Morganti, è un ritratto velato di nostalgia della "sacerdotessa" della danza contemporanea Pina Bausch (Leone d’oro alla carriera nel 2007) in scena il 12 e 13 giugno nella Sala delle Colonne di Palazzo Giustiniani. Dal Brasile arrivano invece due spettacoli del Balè Teatro Castro Alves, entrambi in prima nazionale, e l’ultima creazione della coreografa anglo-indiana Shobana Jeyasingh, "TooMortal", in prima assoluta. A Venezia ritorna William Forsythe, mentre saranno alla Biennale per la prima volta l’islandese Erna Omarsdottir e l’artista del Benin Koffi Koko, apripista della danza moderna africana in Europa.

Il finale del Festival riserva poi due presenze d’eccezione, una vera e propria star della danza come Sylivie Guillem (il 22 giugno al Teatro Malibran con "6000 Miles Away") e Wim Vadekeybus il 23 e 24 giugno in prima mondiale al Teatro alle Tese con il suo nuovo spettacolo "Booty Looting".

La presenza di tanti maestri della danza concentrati nell’arco di due settimane farà di Venezia anche il luogo di incontro fra gli artisti italiani e stranieri e tra loro e il pubblico: i masterclass aperti a professionisti e non saranno infatti un’occasione unica per entrare in contatto diretto con i protagonisti del festival e i loro processi creativi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.