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"NicolòDa Siracusa a Venezia per ridiscendere ancora profondamente a sud, nell’assolata Palermo, tra panelle e granite. Dopo l’incontro con Colapesce e Are You Real?, continua il viaggio musicale dell’inedita rassegna musicale TatIndie, ideata da Fermenti Divi in collaborazione con Tarì Risto Art e Gimma Jazz Cafè. È il turno, dunque, di Nicolò Carnesi, tra i migliori esordienti della scena indie nazionale con il suo primo lavoro di recente pubblicazione Gli eroi non escono il sabato sera (Malintenti Dischi, 2012). Carnesi sarà in concerto in compagnia della sua band al Tatì in via Albanese 41 a Bari, domani sera, giovedì 5 aprile, a partire dalle ore 21.30 (opening act: Pasquale Delle Foglie). Noi di LSDmagazine lo ha intervistato per voi.

Dopo una lunga gavetta, hai finalmente pubblicato il tuo primo lp Gli eroi non escono il sabato. Com’è cambiata la tua musica rispetto agli esordi dell’EP Ho poca fantasia?

La mia vita, per fortuna, è in continuo cambiamento. Scrivere, suonare, in studio o in concerto, questa è quello che faccio; ci sono solamente, periodi più intensi e meno intensi. Tutto qui.

Lavori molto sui testi. Inevitabile chiederti se ci sono delle influenze letterarie…

Beh, sì. È inevitabile, c’è sempre un punto di partenza. Come nella scienza, anche nelle arti o in qualsiasi altra attività umana, c’è sempre uno punto di partenza, uno “spunto”.
Nel mio caso, nella mia formazione, c’è letteratura, ma anche fumetti o ispiratissimi testi di canzoni.

Vieni da Palermo. La Sicilia è sempre stata terra feconda di musicisti. Cosa senti di avere in comune con artisti come Battiato o Colapesce?

Non so esattamente cosa ho in comune con questi due autori, ma di sicuro stimo molto entrambi. E non solo loro, ci sono molti altri miei colleghi siciliani che apprezzo.
Innegabilmente c’è una primavera artistica, e per la Sicilia questo è molto importante. Proprio di recente Manlio Sgalambro, filosofo siciliano nonché storico collaboratore di Battiato, ha scritto che “solo nel momento felice dell’arte quest’isola è vera”.

Com’è stato collaborare con Brunori? Hai imparato qualcosa da lui? E con quali artisti ti piacerebbe collaborare in futuro?

La collaborazione con Dario Brunori è nata spontaneamente; se poi ci metti anche che Dario è una persona molto simpatica, capirai che tutto è stato molto leggero.
Le collaborazioni, nella mia esperienza, sono state tante, e spero che continuino così; imparo sempre qualcosa, il confronto è sempre arricchimento.

Da alcuni anni stiamo assistendo all’affermazione di una nuova generazione di cantautori. Si tratta solo di una moda o il cantautorato oggi può essere un valido mezzo per raccontare la non facile situazione esistenziale dei giovani? E come ti poni rispetto a un ritorno dell’impegno nella musica?

Il ritorno del cantautorato è innegabile e io, in qualche maniera, sono stato inserito in questa corrente. Tuttavia la mia musica è questa, quindi, anche se non ci fosse stato questo ritorno, io mi sarei sempre presentato comunque così come mi conoscete.

Ti esibirai domani all’interno della rassegna TatIndie, che vuole far conoscere al pubblico barese i migliori esordienti della scena indie nazionale. Ma quali sono i tuoi rapporti con questa scena? Ti senti un autore indie?

Sono importanti rassegne come queste, spesso mettono in luce tanti talenti che altrimenti si faticherebbe a scoprire; in altri casi, contribuiscono alla loro affermazione.
Io sono un autore, e potrei fermarmi qui. Non scrivo canzoni indie, scrivo canzoni. Dunque, non so, decidete pure voi.

Infotel: 389/3485900.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.