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"DiMatteo.Ranieri"
Oggi domenica 5 e lunedì 6 febbraio (ore 20.30) fa tappa al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, in esclusiva regionale, lo spettacolo "L’opera da tre soldi" di Bertolt Brecht e Kurt Weill con la regia di Luca De Fusco, nella traduzione di Paola Capriolo, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Fondazione Teatro di San Carlo (biglietti esauriti).Protagonista, nel ruolo dell’astuto e fascinoso delinquente senza scrupoli, Mackie Messer, è Massimo Ranieri, accompagnato da Gaia Aprea nel ruolo della giovane moglie Polly Peachum, Ugo Maria Morosi (Geremia Peachum), Margherita Di Rauso (Celia Peachum), Paolo Serra (Jackie "Tiger" Brown, capo della polizia), con la partecipazione straordinaria di Lina Sastri nel ruolo della prostituta Jenny delle Spelonche.

Con loro recitano Leandro Amato (Matthias), Anna Gualdo (Lucy Brown), Enzo Turrin (Smith, poliziotto; mendicante), Luigi Tabita (Jakob), Francesca Balestrieri (Molly), Roberto Bani (Reverendo Kimball), Dely de Majo (vecchia prostituta), Ester Botta (Betty), Patrizia Di Martino (seconda prostituta), Acai Lombardo Arop (Dolly), Fabrizio Nevola (Charles Filch), Luca Saccoia (Jimmy), Ivano Schiavi (Walter), Antonio Speranza (Robert), Dalal Suleiman (Vixen), Mario Zinno (Ede; un poliziotto).

Massimo Ranieri nel corso delle tre ore dello spettacolo, offre al pubblico un’ulteriore prova del suo talento, mettendo in rassegna, senza soluzione di continuità, tutte le sue doti di interprete, cantante, ballerino, acrobata e mattatore. Gaia Aprea condivide il destino del marito Ranieri/Messer in un contrappunto, ora leggero ora intimo, di forte fascino, imprimendo al personaggio di “giovane moglie” i tratti dell’audacia dettati dalla passione. Lina Sastri è un’intensa Jenny delle Spelonche, personaggio che l’attrice restituisce, tra canzoni e brani recitati, in un sapiente equilibrio di tenerezza e mistero, inquietudine e determinazione, conquistando la scena ad ogni passaggio.

Firmate da Fabrizio Plessi, le scene dello spettacolo trovano il loro punto di forza in una parete di grandi monitor che disegnano un tappeto visivo di disegni con immagini di una Napoli in bianco e nero, riferite alla città segnata  dal secondo dopoguerra e a quella odierna. Una dimensione atemporale accentuata anche dai costumi di Giuseppe Crisolini Malatesta, che nelle più svariate gradazioni del bianco e del nero evocano il fascino del cinema anni ’50. La musica di Kurt Weill, dalle atmosfere fumose dei cabaret della Repubblica di Weimar ai ritmi jazz d’Oltroceano, è mirabilmente interpretata dal vivo dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Francesco Lanzillotta.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.