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Si svolgerà a Bari sabato 14 gennaio alle ore 17.00, nell’auditorium della Parrocchia Preziosissimo Sangue in S. Rocco  un convegno dal titolo Immigrazione ed integrazione: senza una degna accoglienza può esserci una degna convivenza?. L’evento è organizzato dalla Comunità Parrocchiale del Preziosissimo Sangue in S. Rocco e affronterà uno dei temi che suscitano il maggior interesse dei Baresi: l’integrazione dei migranti nella città di Bari.

«L’obiettivo principale dell’incontro-dibattito – afferma il giovane Parroco e missionario Don Benedetto Labate – è quello di capire come gli stranieri vivono l’integrazione nella nostra città, quali sono le principali problematiche riscontrate e come poter intervenire per poter contribuire alla formazione di una città che cresca valorizzando le diversità».

Ospite d’onore dell’incontro sarà Don Antonio Sciortinodirettore di “Famiglia Cristiana” e autore del libro: “Anche voi foste stranieri”.

Nel volume, edito dalla casa editrice Laterza, l’eminente sacerdote e giornalista ha sostenuto che oggi è in atto uno ‘scontro di civiltà’. Ma non tra Occidente e Oriente. O tra cristianesimo e islam. Il vero scontro di civiltà si gioca in Parlamento e nelle piazze. Temi della contesa, l’accoglienza e il rispetto della persona straniera. A prendere il sopravvento è il principio dell’indesiderabilità ha spiegato don Sciortino con disappunto. «Irregolari e clandestini sono da espellere. Sì, ci sono, ma non dovrebbero esserci. Non li vogliamo. Anche quando vivono come bestie, come a Rosarno, nessuno muove un dito. Se vogliono un’altra possibilità, la cerchino altrove. In altri Paesi, non in Italia. Per un Paese, come il nostro, che si dichiara cattolico, è difficile capire come si possa discriminare gli stranieri e atteggiarsi poi a difensori del crocifisso.»

Esistono quindi due italie che si contrappongono.

«A torto o a ragione. C’è chi soffia sul fuoco, alimentando paure e tensioni. Chi affronta il problema con superficialità e di fronte a un immigrato, sbuffa infastidito. Quasi non lo riguardasse. E chi capisce che una soluzione va trovata. Nell’accoglienza e nella legalità. Due Italie si contrappongono. Quella ‘arrabbiata’, pugno serrato e muso duro, che ‘digrigna i denti’ e sbava di livore. E l’altra, quella dei buoni sentimenti, accusata di ‘buonismo’, ma solidale, coi piedi per terra. Come chi guarda in faccia la realtà. Quale Italia prevarrà? In gioco c’è il nostro futuro. E la speranza del Paese.» Antonio Sciortino interviene con forza e senza reticenze: come in un reportage, racconta la diffusa xenofobia delle nostre città, il sospetto e i luoghi comuni alimentati dalla politica, le storie di discriminazione, le tante risposte sbagliate e aberranti ai problemi reali. E cosa fa la Chiesa in questa «società dei mille colori» che è già oggi il nostro Paese perché un essere umano sia un essere umano e basta.»

La posizione di don Antonio Scortino è quindi chiara sin dal suo libro-inchiesta. L’immigrazione costituisce una risorsa preziosa per l’Italia. Nel volume sono presenti le cifre del contributo al benessere del nostro Paese da parte degli immigrati, o come preferiamo definirli, migranti. Tante sono le storie del lavoro di persone che occupano i più diversi settori produttivi della società italiana. Tanti anche i racconti di ordinario sfruttamento, emarginazione e discriminazione, purtroppo alimentate da prese di posizione di una parte della classe politica. Contro questa ondata xenofoba, Don Sciortino ha condotto negli ultimi anni una vibrante e argomentata campagna di opinione attraverso le pagine del settimanale che dirige e che resta il più venduto e progressista dell’intero mondo cattolico. Molte sono state anche le polemiche che questa presa di posizione ha suscitato, per il modo chiaro e netto con cui don Sciortino ha affrontato il tema.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.