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La tematica del ritorno è fra le più antiche nella storia dell’umanità. Il nòstos risale ad Omero, e ciononostante è sempre attuale.
Back Home (ritorno a casa), è anche il titolo della mostra in corso presso il complesso monumentale di Santa Scolastica, in Bari vecchia, fino al 30 dicembre. La collettiva, curata da Marilena Di Tursi e Antonella Marino, promossa dalla Provincia di Bari- Assessorato alla Cultura col sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari, propone appunto le opere di sei giovani artisti pugliesi ormai affermatisi fuori dalla loro regione, alcuni all’estero, ma “tornati a casa” per l’occasione: Rossella Biscotti, Pierluigi Calignano, Sarah Ciriacì, Massimo Grimaldi, Deborah Ligorio, Luigi Presicce. A tale proposito si può parlare di sei casi di “emigrazione”, ben diversa tuttavia da quella attuata dalle popolazioni del Sud Italia fino a pochi decenni fa: è vero, molti di questi artisti hanno lasciato la casa d’origine per vivere e lavorare altrove, ma questo non è più per loro un obbligo in assenza di alternative come per le generazioni che li hanno preceduti: è anzi una scelta consapevole.
Questi giovani, portati lontano da premi o borse di studio attuano una “deterritorializzazione” che contraddistingue una generazione pendolare. Per dirla con le due curatrici della mostra, questi artisti praticano una mobilità culturale vagabondando fra discipline e linguaggi diversi, contaminando generi e stili, ibridando tecniche. Nel loro caso è la distanza geografica a favorire uno sguardo critico sul mondo.
Delle opere esposte a Santa Scolastica, alcune, parte della passata produzione dei sei autori, convivono accanto a lavori creati apposta per il complesso monumentale. Così, una delle installazioni in legno di Pierluigi Calignano, Sleeping structure è stata realizzata sul posto, mentre i collage di stampe digitali di Deborah Ligorio dividono lo spazio con il video Lungomare, esposto in Italia per la prima volta.
Sarah Ciriacì espone le sue opere recenti, fra cui un dipinto fluorescente visibile solo con una lampada di Wood (Un oscuro scrutare), ispirate ai suoi interessi per i media e la fantascienza. L’autrice solleva inquietanti interrogativi sul futuro. Nei suoi ultimi lavori si sofferma sulle relazioni tra mente, intelligenza artificiale e misticismo.
Luigi Presicce ha realizzato per questa mostra delle stampe fotografiche su alluminio, tableaux vivent che ritraggono azioni evocatrici di rituali del Salento (luogo di nascita dell’autore) dove Ermetismo, Massoneria e simbologia tratta dai dipinti rinascimentali si fondono. Ne è un esempio la Annunciazione di Pitagora agli Acusmatici.
Rossella Biscotti presenta alcuni racconti filmici dove indaga il rapporto fra Storia ufficiale e storie individuali.
Massimo Grimaldi collabora con Emergency. Il suo impegno civile e sociale lo induce a girare video presso gli ospedali dell’associazione, nei Paesi in guerra, e ad esporli. Una delle opere esposte, un muro lungo i cui lati salgono e scendono simbolicamente due fari è dedicato al reporter polacco Ryszard Kapuscinski, militante in Africa. La denuncia politica di Grimaldi coinvolge il ruolo dell’artista e dell’arte.
Back Home, dunque, offre il panorama di una creatività ormai non più solo pugliese ma divenuta internazionale.
BACK HOME
12 novembre-30 dicembre 2011
Complesso monumentale Santa Scolastica
via Venezia, BARI
Orari:
dal lunedì al sabato
10-13; 18-20
domenica e 8 dicembre
11-13
26 dicembre
18-20. Chiuso il 25.