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Il titolo "Unica" racchiude un’idea dell’Italia, della donna e, più in generale, della vita, fatta di "libertà e amore". Antonello Venditti parte dall’aggettivo, declinato al femminile, che ha dato il nome al suo nuovo album, in uscita il 29 novembre, per raccontare il filo rosso che lega i nove inediti in esso contenuti e per commentare vicende politiche e sociali del nostro paese.

"Questo paese è morto perchè abbiamo compiuto un genocidio del futuro, escludendo i giovani e diventando nemici delle donne, della maternità, del loro lavoro, dei loro spazi", ha commentato ieri, parlando a ruota libera dei temi che più gli stavano a cuore. Ecco allora che "Unica" esprime una concezione della donna, evocata in "Cecilia", "ispirata a Santa Cecilia, una figura che ha avuto la forza di dire tanti no, mentre oggi la condizione femminile ha riaccettato l’idea del padrone, è in concorrenza bestiale con un’estetica creata fin dagli anni ’80, complice un regime che c’è da più di 17 anni e che non è iniziato con Berlusconi".

All’ex premier, il cantautore romano si riferisce nel brano "La ragazza del lunedì (Silvio)", traccia che chiude l’album e tormentone in rete, descrivendo "una storia d’amore unica, fra l’Italia e Berlusconi, in cui accade esattamente ciò che avviene fra uomo e donna, quando lui dà per scontato quell’amore e a un certo punto l’idillio finisce". E se da una parte, sfoderando una perfetta imitazione del Cavaliere, Venditti denuncia di vedere "file alla Caritas, altro che ristoranti pieni", col nuovo governo Monti non vuole "erigere steccati generazionali, perchè se uno è bravo è bravo". Ma non ha dubbi: "per ripartire, il paese deve essere governato dai giovani, anzi voglio essere governato da una ragazza. Se no è come se si bloccasse il ritmo biologico del mondo".

L’Italia è unica, poi, vista dagli occhi dei migranti, in cui il cantautore si immedesima nel brano "Oltre il confine": "Siamo l’oggetto del sogno altrui – riflette -, ma non c’è libertà senza sogno e amore ed essi globalmente portano a un unico Dio, senza passaporto, che contiene Allah e tutti gli altri, anzi possibilmente un Dio donna".

Dalla parte della gente e di chi sta in piazza o sui tetti (ai ricercatori precari va "E allora canta"), Venditti in "Unica" racconta la propria esperienza della vita, produce "suoni ed emozioni e spero anche cultura popolare", elogia le voci nuove, come Pacifico, che nell’album firma "Ti ricordi il cielo". In un mondo "un pò stantio, dove la musica non trova più una vera collocazione in tv o nei giornali", l’attività artistica è così "un gesto di amicizia e non un confronto fra talenti". Perchè questa Italia, conclude, "ha voglia di essere unica e di riconquistarsi".

Per "trovare il proprio spazio", il cantautore sarà presto in televisione, a partire da Fabio Fazio, domenica sera, ma anche a Io canto, Quelli che il calcio o I migliori anni. L’8 marzo 2012, giorno del suo compleanno, partirà il tour, dal Palalottomatica di Roma. Oltre alla tranche primaverile, sono previste anche date estive, con tappa sicura all’Arena di Verona.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.