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Cinque figurine Panini, ma stavolta non si gioca a scambiarle, sono pezzi da collezione!
Sono Veleno, Zazà, Cimasa, Capodiferro e Natuccio, i ragazzi della Cosmica Football Club, protagonisti del primo lungometraggio del regista Pippo Mezzapesa, “Il Paese delle spose infelici” (tratto dall’omonimo romanzo di Mario Desiati), presentato al Cineporto di Bari, dove a fare gli onori di casa è intervenuto il presidente dell’AFC, Oscar Iarussi.
E’ stato un felice incontro quello tra il libro e il regista, che ha ritrovato nell’opera dello scrittore di Martina Franca personaggi molto simili a quelli dei suoi precedenti lavori. Il pensiero, infatti, corre facilmente al protagonista di “Come a Cassano”, un corto che è valso a Mezzapesa il riconoscimento del Nastro d’Argento 2006 – menzione speciale per il soggetto, nel quale già il calcio viene proposto come “leva della vita”: il giovane Antonio si allenava tra i vicoli e le piazzette di Barivecchia, ne “Il paese delle spose infelici”, a fare da sfondo è la provincia tarantina, in particolare Massafra.
"IlIl film infatti, come ha raccontato lo stesso regista, che per la prima volta si è messo alla prova con una storia non sua, si sofferma sulla formazione dei tre protagonisti, Veleno, Zazà e Annalisa, in particolare sull’adolescenza dei primi due, segnando un forte “tradimento” rispetto al romanzo: il lavoro di sceneggiatura ha ridotto la storia concludendo il film a pagina 90 del racconto pur riuscendo a cogliere, come riconosce lo stesso Desiati, l’atmosfera originale e l’intima essenza dei personaggi.
Sia l’autore che il regista hanno raccontato che “Il paese delle spose infelici” è un film sulla nostalgia dell’adolescenza, che è la loro stessa nostalgia; infatti, seppure da alcune citazioni (il candidato sindaco Cicerone/Cito, per esempio), si colgono riferimenti storici agli anni ’90, manca una datazione precisa e lo scenario narrativo si presenta assolutamente atemporale.
Antonella Gaeta, autrice insieme ad Antonio Leotti e allo stesso regista della sceneggiatura, ha rivendicato l’intenzionalità di tale scelta: rielaborare il racconto originale impostando la sceneggiatura sul forte contrasto tra la dimensione ancestrale e astorica affidata ai luoghi e la contemporaneità sperimentata ed espressa dallo sguardo del regista e su questi scenari inserire i personaggi.
Veleno (Nicolas Orzella) è un timido ragazzo, figlio di borghesi, mentre Zazà (Luca Schipani, nella vita attaccante degli Allievi del Taranto) è il suo opposto, un autentico talento del calcio e capo indiscusso della Cosmica Football Club. I due diventano presto amici, fino a quando entra nelle loro vite, volando un giorno dall’alto della chiesa per farla finita, la giovane Annalisa (Aylin Prandi).
"IlVeleno, Zazà e Annalisa sono personaggi animati da tanta rabbia, ma anche capaci di grande speranza, feriti, ma comunque vitali, combattuti in un paesaggio che è combattuto, una provincia del sud degli anni ’90, vittima della corsa all’industrializzazione e poi abbandonata a se stessa, dove l’azzurro di cielo e mare è stato violato dai fumi color ruggine delle ciminiere.
I due giovani protagonisti, Veleno e Zazà – che sono intervenuti all’incontro – sono ragazzi che, come già in precedenti esperienze, Mezzapesa ha preferito reclutare per strada cogliendo uno sguardo o un tiro al pallone senza affidarsi al casting tradizionale. Spesso la sceneggiatura è stata modificata in itinere per aderire ai loro tratti più autentici e liberi, vivacità e verità che gli stessi giovani protagonisti sperano possano lanciarli in “un futuro da film”.
Una bella squadra la Cosmica Football Club, “piccoli eroi fatti di carne e sogni”, così come un bel team è quello che ha realizzato e prodotto il film: autore, regista, sceneggiatori e produttore pugliesi doc. Domenico Procacci con Fandango ha infatti prodotto e distribuito il lungometraggio, in concorso all’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che sarà proiettato in anteprima stasera presso il cinema Spadaro di Massafra ed in tutte le sale a partire dall’ 11 novembre. Accanto a Fandango nella produzione c’è Rai Cinema e il sostegno di Apulia Film Commission, essendo stata la pellicola interamente girata in Puglia.

Foto di Tatiana Branca mentre la vignetta è di Pierfrancesco Uva

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.