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"ecoturismo"
A Carloforte lo scorso 9 ottobre 2011 si è statbilito che gli italiani sono disposti a spendere di più per vacanze green. Mare o montagna, l’importante è che la vacanza sia green. L’indagine Ispo “Italiani e vacanze verdi, la nuova domanda turistica del Paese”, presentata al Carloforte Green workshop da Renato Mannheimer, svela una nuova forte tendenza degli italiani verso scelte responsabili anche sul fronte turistico. Dopo il boom dei prodotti carbon free al supermercato, ora sembra che gli italiani abbiano preso una cotta per i luoghi di vacanza ‘rinnovabili’, attenti all’ambiente e alla natura. Le tabelle di un’indagine sin qui inedita ci rendono l’immagine di un popolo di eco-viaggiatori, con l’83% degli italiani che ritiene ‘importante’ o ‘molto importante’ l’ecocompatibilità del luogo di vacanza (oltre il 90% tra i 45-54enni e tra i laureati), al punto di essere disposto a spendere di più (58%, 7 su 10 tra i diplomati) e addirittura a rinunciare a qualche comodità, come il televisore in camera, pur di trascorrere una vacanza ecosostenibile (68%). Inoltre, oltre 6 italiani su 10 chiamati a rispondere sugli elementi discriminanti della propria vacanza ideale elencano tra le prime voci i capisaldi dell’ecosostenibilità, come ‘un ambiente non inquinato’, o la ‘pulizia del mare’ fino alla ‘natura incontaminata’. Voci queste che superano di gran lunga storici elementi di scelta come strutture ricettive, servizi, offerta culturale, presenza di discoteche. “Stiamo assistendo – ha detto il presidente Ispo, Renato Mannheimer – a un cambiamento delle priorità nella domanda turistica e a un’evoluzione del concetto di vacanza, con la maggioranza degli italiani che è disposta a spendere il 10% in più pur di scegliere mete green. E queste inclinazioni, se ben assistite, possono rappresentare un volano per una voce, quella del turismo, che con il suo indotto vale 150 miliardi di euro l’anno”. Pensando a quali località devono necessariamente essere ecocompatibili, agli italiani vengono in mente soprattutto le località marittime (55%), poi la montagna e le città d’arte. Tra le regioni, primeggiano le due grandi isole, la Sicilia con il 19% e la Sardegna con il 17% (oltre 19% tra i maschi). Seguono la Toscana (12%), la Campania (11%) e il Trentino Alto Adige (6%). Un’attrazione verde che Carloforte sta intercettando, al punto di divenire il primo comune italiano a ‘zero emissioni’ entro il 2014, in virtù del protocollo d’intesa stipulato con il ministero dell’Ambiente che punta all’abbattimento delle emissioni attraverso un mix di rinnovabili e innovativi sistemi di controllo e di risparmio energetici.

Profilo dell’ecoturista

I ‘molto propensi’ verso il turismo green sono il 44% del totale, con punte tra i 45-54 anni (55%), vivono nelle grandi città (49%) hanno un titolo di studio alto (49%), sono imprenditori, liberi professionisti e impiegati (53%). Tra i ‘propensi’ spiccano invece i giovani, con quasi la metà dei 18-34enni, gli studenti e gli abitanti del Nord est, mentre chi considera ‘poco importante’ la prerogativa verde delle mete è rappresentato da una minoranza (17%) over 64 anni (24%) con nessun titolo di studio (27%).

Il profilo di chi spenderebbe un po’ di più è sostanzialmente quello degli entusiasti con delle accentuazioni per i 44-54enni occupati con un alto titolo di studio (65%).

Prerogative

Il campione intervistato (rappresentativo della popolazione italiana), ha le idee chiare anche su quali fronti le località devono impegnarsi per potersi definire mete verdi. Comandano, ciascuna con il 24% delle prime risposte, ‘avere buon sistema di riciclaggio dei rifiuti’ (accentuazioni per scolarità elementare), ‘incentivare le fonti energetiche rinnovabili’ (laureati) e ‘avere mezzi di trasporto pubblico ecologici’ (18-24enni) . Più staccati ‘avere sistemi di riciclo dell’acqua piovana’ e ‘non avere illuminazioni superflue in piazze e negozi’. Addirittura per il 65% del campione non basta che sia green la località ma anche tutti gli eventi (concerti, mostre, spettacoli).

Già oggi il 54% degli italiani ha dichiarato di aver scelto una meta piuttosto che un’altra perché maggiormente ecocompatibile. A patto però che il luogo sia realmente attento all’ambiente, in caso contrario sarebbe certamente preferita una località dichiaratamente non ecocompatibile (73%).

Sondaggio ISPO/3G Deal & Research srl. per Comune di Carloforte – Campione rappresentativo popolazione italiana maggiorenne – Estensione territoriale: nazionale – Casi: 800 – Metodo: CATI – Rifiuti/sostituzioni: 1349 – Data di rilevazione: 28-29 settembre 2011 – Margine di approssimazione: 3,5% .

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.