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E’ stato scoperto in una biblioteca statunitense il manoscritto "Il carteggiatore" di Nicolò Sagri (1538-1571), astronomo, matematico e letterato dalmata originario di Ragusa, in croato Dubrovnik. Il ritrovamento nella James Ford Bell Library di Minneapolis, che assume grande importanza per lo studio della marineria mediterranea, è opera di Dario Dell’Osa della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi "G. D’Annunzio" di Chieti-Pescara, che si occupa prevalentemente di tematiche legate alla storia economica dei paesi del Mediterraneo nell’età moderna, con particolare attenzione alla Repubblica di Ragusa. Il ricercatore storico Dario Dell’Osa firma "Il carteggiatore di Nicolò Sagri", volume pubblicato da Franco Angeli editore (pagine 176, euro 21). L’opera "Il carteggiatore", che è giunta ai giorni nostri attraverso un iter in buona parte sconosciuto, costituisce uno strumento di inestimabile valore per la comprensione degli elementi che caratterizzavano la gestione delle imprese armatoriali ragusee nella seconda metà del XVI secolo. L’intento del Sagri era quello di formare il cartista o carteggiatore, l’ufficiale di bordo al quale spettava il compito di impostare la rotta della nave attraverso un uso appropriato delle carte marittime. Il manoscritto, spiega Dell’Osa, offre tuttavia anche uno straordinario spaccato della vita condotta a bordo dei velieri, contribuendo a fare chiarezza su numerosi aspetti dell’attività dei marinai che operavano su di essi.

L’AUTORE FU UNO DEI PIU’ ABILI COMANDANTI DELLA FLOTTA DI RAGUSA

Dallo studio condotto sul manoscritto trae spunto il lavoro di ricerca di Dario Dell’Osa pubblicato dall’editore Franco Angeli, nel quale viene esaminato il contenuto dell’opera e se ne mettono in luce gli aspetti più originali. Partendo dalla ricostruzione della vicenda personale del Sagri, uno tra i più abili ed esperti comandanti della flotta di Ragusa, l’analisi prosegue concentrandosi sugli usi e sulle tradizioni che vigevano nella marineria ragusea e che regolavano la ripartizione, tra marinai ed armatori, dei proventi e degli oneri legati alla navigazione.

La lettura del testo di Nicolò Sagri fornisce, oltre a preziosi dati sulla tecnica nautica, numerosi elementi che gettano una luce nuova sui rapporti che esistevano tra equipaggio ed armatori, e sul ruolo fondamentale svolto del comandante e dallo scrivano nell’amministrazione delle risorse economiche a bordo delle navi.

VOLLE METTERE A DISPOSIZIONE LE INFORMAZIONI ANCHE PER I SEMPLICI MARINAI

Nicolò Sagri fu uno tra i più esperti comandanti di imbarcazioni attivi nella Repubblica di Ragusa nella seconda metà del Cinquecento. Egli negli ultimi anni della sua vita aveva avvertito la necessità di mettere per iscritto quanto aveva appreso in un ventennio di navigazione di lungo corso. Gli appunti che ha lasciato ai suoi familiari possono essere considerati l’eredità morale di quest’uomo che si adoperò per fare in modo che anche i semplici marinai acquisissero quelle conoscenze fino ad allora prerogativa dei soli uomini di scienza.

"ilParte degli scritti del Sagri fu pubblicata postuma dal fratello Giovanni Maria. Non fu invece mai pubblicato il contenuto del manoscritto "Il carteggiatore". Si sa per certo che quest’ultimo fu consultato da Bartolomeo Crescenzio il quale nel 1602 ne rese nota l’esistenza; non sono noti invece i luoghi in cui l’opera fu custodita tra la fine del Cinquecento e la seconda metà del XX secolo. Il manoscritto "Il carteggiatore", oggi conservato a Minneapolis negli Stati Uniti, pur se incompleto, rappresenta l’unica testimonianza del trattato composto dal Sagri tra il 1570 ed il 1571. L’opera, che presenta numerosi richiami alla tecnica nautica, ha l’obiettivo evidente di fornire alle genti di mare consigli pratici sull’equipaggiamento delle imbarcazioni, sulla gestione del comando a bordo, sull’amministrazione dell’economia della nave e sull’uso delle carte nautiche.

UN MANUALE PER FORMARE IL CARTISTA, IL MARINAIO CHE DAVA LA ROTTA

In particolare l’autore ha inteso formare il cartista o carteggiatore, il marinaio al quale spettava il compito di "dare il cammino alla nave e di condurla sino alla bocca del porto". Le istruzioni fornite offrono uno straordinario spaccato della vita condotta a bordo dei velieri e contribuiscono a far luce su numerosi aspetti dell’attività dei marinai che operavano sulle navi della Repubblica di Ragusa nella seconda metà del XVI secolo.

Partendo dallo studio della società ragusea del Cinquecento e dalla biografia dell’autore, realizzata con l’ausilio di documentazione d’archivio inedita, Dario Dell’Osa mette in evidenza gli usi, i costumi e le tradizioni che vigevano nella marineria biagina, così come emergono dalle pagine dello scritto del Sagri. I mercanti armatori della Repubblica, che costituivano il ceto sociale trainante dell’economia di Ragusa, chiedevano ai capitani di navigare sulle loro imbarcazioni comandandole "all’usanza ragusea", vale a dire nel rispetto di usi e tradizioni che non sempre rispondevano a norme scritte. Vi erano, infatti, numerose condizioni che i padroni ed i marinai dovevano rispettare una volta ingaggiati, e che non venivano richiamate negli atti notarili poichè spesso le parti le davano per scontate, in quanto consolidate in secoli di navigazione condotta nell’intero bacino del Mediterraneo.

RICERCA INDAGA ANCHE L’ECONOMIA DI BORDO

Nello studio pubblicato da Dario Dell’Osa sono stati trattati solo marginalmente gli elementi di tecnica nautica presenti nell’opera dell’autore raguseo, la maggior parte dei quali non è del tutto inedita in quanto già resa nota dal Crescenzio che ne riportò una fedele sintesi nel suo "Nautica mediterranea". Le pagine del volume di Dell’Osa che precedono la trascrizione del testo inedito di Sagri trattano più approfonditamente delle complesse questioni legate all’economia di bordo, con particolare attenzione alle logiche di gestione del denaro da parte dei padroni e ai criteri di ripartizione dei compensi tra armatori ed equipaggio, oltre che tra i singoli marinai imbarcati.

In quest’ottica l’opera "Il carteggiatore", spiega Dell’Osa, contribuisce a svelare i punti di forza di quella che fu una tra le più importanti marinerie del Mediterraneo e raggiunse, proprio negli stessi anni in cui fu scritto questo trattato, il momento del suo massimo splendore prima della crisi che avrebbe interessato l’economia della Repubblica nel secolo successivo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.