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"Biosbook"
Nel corso degli ultimi tre anni abbiamo assistito a cambiamenti epocali in materia di “applicazioni” informatiche con specifico riferimento al mondo del web: parliamo naturalmente di social network, di una rete sociale ovvero di un gruppo di persone connesse tra di loro da diversi legami sociali che decidono di condividere una sola parte o più parti del loro piccolo microcosmo facendolo diventare un macrocosmo. Questa fenomenologia sociale è oggi sotto stretta osservazione – e mi sento di dire con ampio coinvolgimento – da parte del mondo intero ma pensandoci bene sarebbe molto complicato immaginare il contrario.

“Facebook” – illustre e unico prototipo di social network di successo – è un giochino che, nato da una bizzarra idea del suo fondatore Mark Zuckerberg nel 2004, oggi conta più di 500 milioni di iscritti e vale sul mercato ben 14 miliardi di dollari; così mentre Microsoft e Google cercano con colpi di mercato di accaparrarsi quote dell’ormai inarrivabile “social giant”, la comunità web lancia e cerca nuove sfide a quanti, da questa clamorosa esperienza, cercano di ispirarsi per nuove avventure mediatiche. Una delle più autorevoli firme del New York Times ha scritto “ Sembra quasi che il mondo stesse lì ad aspettare Zuckerberg per dirgli – Bravo Mark! La tua idea ci piace!” e – credetemi – è davvero difficile pensare o pravare il contrario

In Italia – dall’intuito e dalla perspicacia di Fabio Faraglia e Simonetta Pedarra – è nato un nuovo social network che merita la nostra attenzione: come condividere ricordi, storie e racconti per creare una biografia grazie alla partecipazione di più persone.

Biosbook – questo il suo nome – è un media-contenitore ricco e trasversale: gli eventi della vita di ciascuno di noi diventano veri e propri Capitoli di Biosbook ai quali possono aggiungere paragrafi i nostri amici e parenti, arricchendo il racconto con le loro memorie, il loro punto di vista le loro fotografie. Ciascun utente diventa un enorme “fiume” che viene alimentato da più affluenti fatto di racconti biografici illustrati, di esperienze vissute e raccontate da diversi punti di vista.

Questo fiume contiente i ricordi della infanzia, della scuola ma anche le esperienze sentimentali o lavorative o semplicemente gli eventi di tutti i giorni; ogni singola sfaccettatura della nostra esistenza può diventare un capitolo del nostro Biosbook, arricchirlo direttamente o indirettamente attraverso la rete amicale o affettiva.

Fabio Faraglia, chiamato da noi di LSDmagazine a parlarci della sua idea ci dice: Abbiamo pensato ai genitori che compongono il Biosbook ai figli durante la loro prima l’infanzia ( per far trovare loro già in età scolare il loro libro della Vita, che racconta con le parole e le emozioni di mamma, papà, parenti e amici un periodo del quale non potranno avere memoria…dopo potranno continuare a costruirlo da soli ); agli anziani che, cominciando a raccontare le loro storie, possono integrarle con le affascinanti memorie di chi ha vissuto con loro, in epoche ormai remote,le loro stesse esperienze ( che risvegliano emozioni sopite e suggestive ); a chi vuole creare Capitoli sulla propria storia familiare, unendo i diversi racconti dei familiari su avi comuni o sulle proprie origini, ai quali ogni esponente della famiglia può dare il suo contributo di memoria, anche fotografico.”

Anche la quotidianità, le vacanze o qualsiasi avvenimento vicino o lontano nel tempo, può diventare un capitolo di Biosbook; molto ben fatto e semplice nella grafica il social network mette a disposizione degli utenti sei schede differenti; *Profilo (una pagina dove descriversi e dove si viene descritti dagli altri); *Capitoli (le storie illustrate sulla propria vita, raccontate con il contributo di amici e parenti); *Diario (dove salvare le proprie emozioni e i propri ricordi giorno dopo giorno); *Bacheca (uno spazio per le comunicazioni immediate con la propria rete realzionale); *Crescita (due grafici peso-altezza pensato principalmente per i genitori che volessero registrare nel tempo la crescita dei figli, ma utilizzabile per chiunque voglia mantenere traccia delle proprie variazioni fisiche); *Gallery (l’ insieme delle nostre fotografie; la nostra vita attraverso le immagini).
Particolare cura è stata data alla Privacy: il proprio Biosbook può essere:
a) inaccessibile (per chi volesse condividerlo in proprio, senza interazione con gli altri )

b) riservato agli "invitati" ( amici e parenti con i quali costruire le proprie storie e condividere le proprie emozioni )

c) pubblico (visibile agli altri utenti; anche se è possibile interagire solo con la propria rete relazionale).

Biosbook è un "universo" attorno all’ utente, che racconta la sua storia attraverso i tre elementi costituenti : Esperienze, Relazioni, Emozioni. L’ utilizzo del social network per superare i limiti di spazio e di tempo, salvare memorie individuali e collettive, creare ponti generazionali ed un modo nuovo, semplice, moderno e divertente per avere una propria biografia potenziata dalle grandi possibilità che offre il web.
In una epoca in cui i fili delle memorie individuali e collettive si perdono, Biosbook s pone come alternativa al social network.

Quanto più si senta l’ esigenza di conoscere ed apprezzare la propria "storia", le proprie radici ed il passare del tempo….quel tempo che, contrariamente a quanto avviene sugli altri social network, chi dedica a Biosbook non perde mai..anzi ne accresce giorno dopo giorno il valore.

Il Libro della Vita e la nuova sfida di Faraglia e Pedarra ci attendono su www.biosbook.com

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.