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"peppeE’ stato un grande Peppe Miale, quello che si è esibito l’appena passato week end, al teatro Sannazaro di Napoli. Dal racconto di Maurizio De Giovanni, Miale è il protagonista indiscusso di un grande monologo: la presa di Torino. La storia racconta della vittoria della squadra di calcio della sua città, il Napoli, allo stadio comunale di Torino, nel novembre 1986, contro la squadra, in quegli anni, più forte del mondo: la Juventus. E’ un monologo, e quindi, Miale è da solo sul palco, ma chi ha visto il suo spettacolo, è pronto a raccontare che, sullo stesso, erano presenti tutti i protagonisti, di questo affascinante ed ironico racconto. L’attore napoletano, con la sua bravura, racconta di quattro giovani tifosi napoletani, che con la loro auto fiat regata diesel, attraversano tutta la penisola, sfidando pioggia e nebbia , arrivando “in salita” a Torino. E’ straordinaria, infatti, la visione di andare verso il nord, con la propria auto, e quindi pensare che la strada che porta nel capoluogo piemontese, sia appunto, in salita. La stessa visione, che accompagnerà, il ritorno verso napoli, dei quattro eroi trionfanti, e quindi verso il sud, pensando che la strada sia in discesa. E’ il racconto anche e soprattutto di una tifoseria allegra, popolare, ironica, che esalta anche le caratteristiche di un popolo, appunto quello partenopeo, che sfoga nel calcio i malumori ed i problemi infiniti che affliggono la città. Ma è sempre uno sfogo più che altro folcloristico, e mai violento. Il racconto di Miale, mette a confronto due tipi di tifoserie: quella popolare partenopea, contrapposta a quella aristocratica juventina. In quella vittoria di quella domenica del novembre 1986, c’è una rivincita sociale, che la gente di Napoli aspettava da anni. Il miracolo che avvolge tutta la città, è stato possibile grazie alla presenza del giocatore più forte del mondo: Diego Maradona. Ed è proprio in lui, in quel ragazzo povero proveniente dall’Argentina, che si identifica il popolo napoletano. La maglia azzurra, quindi, è solo un pretesto per un riscatto umano e sociale, per non sentirsi inferiori alle persone del nord. Peppe Miale è assolutamente padrone del palcoscenico, le sue sono scene davvero esilaranti ed il pubblico ne esce entusiasta. Peppe Miale è diplomato all’accademia di arte drammatica del teatro Bellini di Napoli. Spesso entra nelle scuole ed insegna a fare teatro ai giovanissimi. Molte, infatti, sono le sue rappresentazioni in istituti scolastici. Per il cinema ha girato: “ ed io ti seguo “, con la regia di Maurizio Fiume, film sulla storia del giornalista del Mattino, Giancarlo Siani, barbaramente assassinato dalla camorra. In tv ha recitato in varie puntate della “Squadra”, e in “Luisa Sanfelice”, lavorando con l’attrice Letizia Casta. Al teatro la sua prima regia è nel 2000, con “ non sono mai stato cosi”. Collabora con Massimo De Matteo, nell’Ultima cosa di Fred, spettacolo che segna il suo approdo al teatro musicale. Peppe Miale un artista in movimento e attenti a dirgli che è solo un attore di teatro.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.