Tempo di lettura: 4 minuti

"caterina
A partire da febbraio, Roma Capitale propone grandi novità per la Casa del Cinema di Villa Borghese. Nell’ottica di una razionalizzazione del sistema cultura e di una riduzione dei costi di gestione, si sta procedendo ad un riordino del “sistema delle case” promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico di Roma Capitale.
All’interno di questo processo la gestione della Casa del Cinema è stata trasferita dall’Azienda Speciale Palaexpo a Zètema Progetto Cultura, un passaggio che integrerà la struttura con le attività di animazione del sistema museale romano e con i grandi eventi culturali della città.
La nuova Casa del Cinema non graverà più sul bilancio capitolino ma sarà sostenuta da interventi esterni di aziende ed istituzioni.

Un comitato di indirizzo composto da Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, Zètema, Unindustria – Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo – Rai Corporate, Rai Cinema, Cinecittà Luce, Anica e Associazione Produttori Televisivi, fornirà supporto per il reperimento delle risorse e definirà le linee di programmazione.
E’ in corso di definizione un accordo di collaborazione con il Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri, che entrerà a far parte del comitato di indirizzo. Anche le Associazioni degli Autori potranno indicare una loro rappresentanza che potrà entrare a far parte del comitato.

Nuovo direttore della struttura è stata nominata Caterina d’Amico, in passato amministratore delegato di Rai Cinema e preside della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Ma le novità non finiscono qui. La Casa del Cinema sarà sempre più luogo di riferimento per gli operatori del settore, punto di incontro per tutti gli appassionati e contenitore di tutte le esperienze innovative nel settore dell’audiovisivo: non solo cinema ma anche documentario, fiction, animazione, spot e tutte le opere che si servono del linguaggio cinematografico.
La Casa del Cinema darà spazio alla nuova creatività attraverso la proiezione di opere prime e seconde di giovani autori e diventerà un riferimento per le periferie della città attraverso lo sviluppo di una rete di decentramento della programmazione. Nell’ottica di valorizzare i nuovi centri culturali periferici e i teatri di cintura, saranno infatti organizzate attività anche in periferia, dove il pubblico potrà vedere o rivedere film, fiction, documentari e mostre prima ospitati dalla struttura di Villa Borghese. Una forte ambizione di centralità e progettualità ma anche una grande volontà di andare incontro al pubblico superando la stabilità di un luogo.

Ambizioni concrete che vengono confermate già dai primi mesi di programmazione in calendario:

14 febbraio – 24 aprile • Sala Deluxe
Esordi di attori dietro la macchina da presa
Negli ultimi anni un elevato numero di attori affermati ha debuttato nella regia cinematografica.
La rassegna a cura di Franco Montini presenta dieci esordi eccellenti (tra gli altri, Fabrizio Bentivoglio, Ascanio Celestini, Libero De Rienzo, Kim Rossi Stuart, Alessandro Haber, Stefania Sandrelli, Luca Zingaretti).
I film saranno presentati dagli autori e poi replicati.

22 febbraio – 1 maggio • Sala Kodak
IN QUESTO PAESE: Documentari italiani alla Casa del Cinema
Nascita di una sala romana dedicata alla proiezione quotidiana del documentario.
Una prima serie di documentari, a cura di Maurizio Di Rienzo, dal titolo “In questo paese” è costituita da opere di autori italiani che ci raccontano passato e presente del nostro paese.
Tra i titoli alcuni documentari prodotti dalla Rai, dall’Istituto Luce, da produttori indipendenti e ancora, titoli recentissimi come il documentario di Gianfranco Pannone Ma che storia e quello di Gabriele Salvatores 1960, che lavorano su materiali di archivio ma anche documentari di autori che lavorano sul presente.

16 marzo – 24 aprile • Sala Deluxe
Il Risorgimento
A cura di Sergio Toffetti, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e Rai Teche.
Il Risorgimento verrà raccontato, nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni dei 150 anni di Unità d’Italia, attraverso 20 classici del cinema italiano, da La presa di Roma, di Filoteo Alberini fino al recentissimo Noi credevamo, di Mario Martone (passando attraverso La Tosca, di Carlo Koch, Piccolo mondo antico, di Mario Soldati, Camicie rosse, di Goffredo Alessandrini e Francesco Rosi, Casa Ricordi, di Carmine Gallone, Correva l’anno di grazia 1870, di Alfredo Giannetti, Allonsanfan, di Paolo e Vittorio Taviani, Il resto di niente, di Antonietta De Lillo) e 6 sceneggiati televisivi dal 1956 al 1987 (L’Alfiere, di Anton Giulio Majano, Ottocento, di Anton Giulio Majano, Vita di Cavour, di Piero Schivazappa, Giuseppe Mazzini, di Pino Passalacqua, Il giovane Garibaldi, di Franco Rossi e Il generale, di Luigi Magni).

Dal 27 al 1° maggio la Casa del Cinema ospiterà RENDEZ VOUS, appuntamento con il nuovo cinema francese, organizzato dal Servizio Culturale e l’Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con Unifrance. Un viaggio nel cinema francese, alla scoperta di nuove storie e nuovi volti, attraverso incontri, presentazioni, retrospettive.
Non solo una panoramica su una cinematografia in continuo movimento ma l’occasione per un incontro tra i protagonisti delle due industrie cinematografiche storiche europee: quella italiana e quella francese.

Mostra "Viaggi in Italia 2. Set del cinema italiano dal 1960 al 1989"
A cura di Antonio Maraldi
Progetto triennale, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, realizzato dal Centro Cinema Città di Cesena che celebra quest’anno il suo secondo momento mettendo in mostra le foto dei film italiani realizzati dal 1960 al 1989 (la Casa del Cinema ha già presentato lo scorso anno “Viaggi in Italia. Set del cinema italiano 1941 – 1959”) sugli scenari delle tante location regionali.
La mostra fotografica racconta attraverso foto in bianco e nero le varie location regionali toccate dal cinema italiano nel corso di un trentennio, da L’avventura di Antonioni (1960) a Che ora è? di Scola (1989).

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.