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Per Checco Zalone, al suo secondo film dopo lo straordinario successo del suo esordio Cado dalle nubi (oltre 14mln al box office), la brutta figura non è quella che fanno gli arabi, ma piuttosto la nostra. Così l’attore pugliese si difende in conferenza stampa del film Che bella giornata – nelle sale dal 5 gennaio distribuito da Medusa in oltre 600 copie – dal fatto che questo lavoro possa essere visto come non politicamente corretto. Motivo? Nella storia Zalone è Checco, uomo-candide della security del Duomo di Milano, che viene adescato da Farah (Nabiha Akkari) studentessa araba che vuole fare insieme a dei complici un attentato alla Madonnina. Da qui tutta una serie di gag su questa vicenda – legate anche ovviamente alla pugliesità di Checco e della sua famiglia – che mettono in ridicolo sia i terroristi (sconfitti il giorno dell’attentato, non dalla polizia, ma da una scorpacciata di cozze pugliesi), sia gli italiani come Checco che confonde l’Islam con la nazione di tutti gli arabi. Comunque delle frasi più contestate del film è quella che prende in giro le cosiddette missioni di pace italiane in zone di guerra fatte dai nostri connazionali, non certo per ideale, ma come dice, senza troppa ironia, un personaggio di Che bella giornata, solo per pagare il mutuo della casa.

"Che"Lo sberleffo – ci tiene a dire Zalone – è solo nei riguardi di noi occidentali. L’ironia è insomma su noi non su loro. Ad esempio – spiega ancora Zalone – c’è Rocco Papaleo che nel film interpreta mio padre Nicola che non a caso fa il militare in Iraq. E’ infatti un uomo che preferisce stare in zone di guerra piuttosto che tornare a casa dalla moglie". Della stessa opinione il regista del film, Gennaro Nunziante, che dice: "Non è un film politicamente scorretto. Cerchiamo solo di fare delle cose diverse che parlare sempre e solo di mariti, figli, moglie e corna. Noi del Sud, poi, abbiamo perso tante persone in missione di pace e per il terrorismo ed è giusto dire che a noi non ci sembrano affatto degli eroi, ma il loro eroismo è stato solo quello di farsi una casa". Comunque per Zalone tanta voglia di tornare in pubblico: "il fatto è che vengo da Zelig e ho voglia di stare sul palcoscenico". La differenza tra tv e cinema? "In tv per far ridere hai solo quattro minuti. E per fare questa devi buttarla sul sesso. Al cinema, secondo me, è totalmente diverso. Non si può fare la stessa cosa per un ora e mezzo e poi non funzionerebbe e non sarebbe neppure giusto".

Nel lungo incontro con la stampa, Zalone prova un certo imbarazzo solo quando lo si paragona ad Alberto Sordi. "Non sono neppure l’unghia di Sordi – dice -. Ma certo – aggiunge più tardi a conferenza stampa terminata – le mie commedie vorrebbero essere un pò come le sue. Ovvero film che parlano e raccontano con ironia di quello che succede in Italia". In Che bella giornata, infine, oltre che arabi e italiani, di scena anche l’Italia delle raccomandazioni e del Vaticano. L’imbranato Checco infatti ha alle spalle una madre Anna (Annarita del Piano) che cerca di sistemarlo grazie all’amicizia con il Cardinale Rosselli (Tullio Solenghi). Tra le curiosità di questo film, che esce strategicamente in coda al Natale, anche il fatto che a un certo punto c’è una piccola apparizione di un attore che interpreta Benedetto XVI (a dargli la voce, Tullio Solenghi).

Il 5 gennaio a Bari alle 17.15, i due artisti saranno presenti al Cineporto di Bari per la conferenza stampa pugliese, dove interverranno anche Oscar Iarussi e Silvio Maselli, rispettivamente presidente e direttore dell’Apulia Film Commission.
L’intensa serata del regista e dell’attore, proseguirà con un saluto al pubblico nelle sale in cui è programmato il film: alle 18.30 al Royal, alle 19.30 Multisala Showville di Bari- Mungivacca, alle 20.30 al Multicinema Galleria e alle 22.30 al Multisala di Casamassima.

In foto il cast di "Che bella giornata" durante la presentazione del film a Roma. Sotto, un’immagine del film con Checco Zalone e  Nabiha Akkari
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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.