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"GiranoI Folkabbestia sono una vera festa itinerante, un viaggio su una sedia a dondolo tra territori balcanici, paesaggi irlandesi e calore pugliese. Ogni loro concerto è un’immersione nella tradizione italiana, stropicciata con fantasia, ironia e mutazioni stilistiche che spaziano dal folk al rock, dalla canzone d’autore a quella popolare, dallo ska al punk. Le loro spruzzate di colore strumentale in spregiudicata intensità melodica fanno sobbalzare di allegria tra danze sfrenate e baldoria di piazza e quindi pochi preamboli, anzi nessuno, per il nuovo disco dei Folkabbestia che parte in quinta, qualche nota e si è subito coinvolti in una festa.
Col primo brano “Le Colpe di Roman”, non lasciano il tempo di farsi conoscere, le note avvolgono e conducono in uno spazio sonoro gioioso in cui è facile farsi trascinare grazie a un attacco contagioso come uno scioglilingua. La storia è quella di un virtuoso musicista di strada gitano e rumeno di nome Roman che gira questa Italia da caccia alle streghe e che attraversa mille peripezie e altrettanti guai, passando sempre per il colpevole.
Girano le pale” è la risposta al bisogno impellente di esprimere temi e pensieri cari al gruppo. La title track è la replica agli opinionisti televisivi che vedono nelle pale eoliche solo inquinamento visivo. La risposta è chiara e suona così: ”Non voglio il nucleare voglio vedere girare le pale”.
Dall’inquinamento visivo si passa a quello tele-visivo con la scoppiettante “Super golpe, gli adepti in tv”: i supereroi della trasmissione televisiva, cult dei primi anni ottanta, “Super gulp, fumetti in tv” diventano gli adepti di una setta segreta che attraverso i mass media vuole controllare l’italiano medio, assoggettarlo…gulp! La sezione fiati di Domenico e Giuseppe Zizzi arricchisce il sound dei Folka.
Arriva il momento di dare una nuova veste ad un grande classico della canzone italiana, con i Folkabbestia finalmente si potranno danzare le dolci e romantiche note della fantastica storia de “La donna cannone”. La performance è impreziosita dalla presenza delle bellissime voci delle Faraualla, quartetto vocale barese tutto al femminile.
Questa banda suona il folk” è invece la celebrazione del genere musicale da cui i Folka sono partiti e che si divertono a contaminare con incursioni nel rock, nel musical, nello ska e nella canzone d’autore.
"GiranoUn viaggio nella musica tradizionale, italica, balcanica e non: i Folkabbestia ci portano in crociera attraverso “Mediterraneo”, in cui l’italiano cede il posto ad un linguaggio di fantasia, una sorta di esperanto maccheronico che riunisce molte lingue dell’area mediterranea, lo spagnolo, il greco, l’arabo, l’italiano, il rom, il siciliano, il napoletano e il pugliese. Una patchanka linguistica e musicale per ribadire che tutti i popoli che si affacciano su questo mare hanno tutti una faccia, una razza!
Cara Casta” è una filastrocca reggae-folk, una lettera aperta messa in rima indirizzata ad una classe politica vista come una donna traditrice ed infedele; mentre “La musica popolare” è una dichiarazione d’amore verso la propria terra, la stessa terra che seppur lontana resta radicata all’anima delle persone e che per lo stesso motivo viene paragonata alla musica e alla propria innamorata.
Se siamo in tanti a sognare, il sogno è cosa reale” sono i versi più positivi dell’album, “Woodstock” è infatti un tuffo negli ideali, nei valori del ’69 in cui tutto sembrava possibile, soprattutto i sogni. L’organo hammond di Antongiulio Galeandro da un tocco “vintage” alla canzone.
In occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia ecco Cindecinquande una tarantella in dialetto barese per denunciare una nazione ancora troppo divisa.
La chiusura, il saluto finale, è affidato a Meglio tra le bestie, una folk song in stile ballad irlandese, che non ha bisogno di presentazioni, il concetto è chiaro fin dal titolo, fin dalla prima parola della canzone: piuttosto che con un uomo dalle false notizie, condottiero di milizie, meglio stare con le bestie.
O meglio con i Folkabbestia?!
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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.