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Fino al 26 settembre sarà visitabile nel Castello Aragonese di Otranto (Lecce) la mostra Pablo Picasso. La materia e il segno, che presenta opere di pittura, ceramica e grafica del Maestro andaluso. Allestita con la collaborazione dell’A.T.I., (Sistema Museo di Perugia e Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, gestore del Castello Aragonese) l’esposizione contribuisce a qualificare l’offerta culturale e turistica di Otranto, con la scelta da parte dell’ Amministrazione di rivitalizzare il Castello come contenitore culturale e polo di attrazione turistica. Per la prima volta la città ospita opere di Picasso.
Una prima sezione della mostra è rappresentata da opere grafiche del primo Novecento corrispondenti al “periodo blu” e al “periodo rosa”. A partire dal 1904, quando l’artista si trasferisce a Parigi, i soggetti della sua pittura sono soprattutto i saltimbanchi e il circo. Le immagini di questo periodo ancora figurativo, che avrà una svolta nel 1908 nella nascita ufficiale del Cubismo, sono tristi, spesso tragiche, come Il pasto frugale, che ritrae una coppia di poveri alcolizzati.
Una sezione più consistente è quella dedicata alle ceramiche, realizzate a partire dal 1947 a Vallauris, nell’ atelier Madoura di Georges e Suzanne Ramié.
Le ceramiche esposte sono trentotto, tra sculture, ciotole, piatti decorati, graffiti e modellati e vasi antropomorfi, eseguite fra il 1947 e la fine degli anni Sessanta. In un’atmosfera di pace ritrovata, subito dopo la seconda guerra mondiale, l’artista spagnolo sperimenta temi che si incrociano con le scelte stilistiche dei lavori scultorei, grafici e su tela che contemporaneamente va realizzando.
Nelle ceramiche di Picasso le forme tradizionali diventano forme uniche, gli oggetti quotidiani divengono oggetti concettuali dalla grande intensità espressiva. I colori sono accesi, tra i soggetti compaiono pesci, gufi, cavalli, tori, uomini e donne. A caratterizzare la produzione ceramica di Picasso è un nuovo simbolismo plastico esaltato dal colore di cui si caricano le forme classiche. E’ il caso, fra le altre, di Chouette, Chouette mate, Mujer, Cavalier e cheval. Talvolta i soggetti sono modellati plasticamente (Full face face, Poisson bleu), altre volte sono incisi, come Femme au chapeau fleuri. Tutti caratterizzati da essenzialità e schiettezza descrittiva.
L’ultima sezione è dedicata alle illustrazioni di un libro su La tauromaquia o arte del torear, di José Delgado (alias Pepe Illo). Un’intera serie di incisioni in bianco e nero risalenti agli anni Cinquanta, che ripercorrono quasi scena per scena il rituale della corrida.
I prestiti sono stati curati dal Coordinamento Mostre Collezione Consorzio Camù e provengono da collezioni private (Collezione Paolo Dal Bosco di Elisa Moretti ed Elisabetta e Francesco Dal Bosco).
Sono previste visite guidate e laboratori didattici.

PABLO PICASSO
LA MATERIA E IL SEGNO
Pittura-ceramica-grafica12 giugno-26 settembre 2010
Castello Aragonese Otranto
Aperto tutti i giorni
10-13, 15-22.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.