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"GoranSe Dio suonasse uno strumento musicale sarebbe una chitarra. Questa l’immagine che si disegna nella mente di chi ascolta l’ultimo lavoro discografico di Goran Kuzminac appunto intitolato “Dio suona la Chitarra”. L’album autobiografico passa da ballate romantiche a temi sociali affrontati con grande ironia e porta in sé l’eco della poesia dipinta con le sonorità pop-cantautoriali degli anni ’80.
Lo abbiamo intervistato al tramonto nel porticciolo antico di Giovinazzo: lui, il mare e la chitarra. Uno scenario perfetto in cui è sembrato che nell’aria si diffondessero le note di “Stasera l’aria è fresca” brano del ’78 che lo ha fatto conoscere ai più.

Qual è la tua filosofia di Uomo oltre che di musicicsta?

Musicista son nato e uomo son diventato, forse è questa l’unica cosa ad essere cambiata in me. Ad un certo punto della vita si sceglie una strada, scelta che a tutti sembra quella sbagliata ma che è il solo modo per essere coerenti con il proprio essere e il proprio sentire. Percorrendo questa strada scopri qualcosa su te stesso: non puoi essere diverso da quello che sei. Ho ricevuto un grande regalo che è la musica ed è qualcosa a cui non si può dare un prezzo, ma soprattutto qualcosa che nessuno può toglierti. Posso vendere tutto, anche la chitarra e magari l’ho fatto o lo farò, ma non vendere questo “dono”. Non è questione di essere speciali, quanto piuttosto essere semplicemente se stessi.

Goran ha uno sguardo sereno e contagioso mentre risponde alle nostre domande; lo sguardo di chi ha avuto il coraggio di difendere la propria scelta di vita e l’ha fatto con amore, scoprendo così orizzonti infniti e sonorità profonde. Uno sguardo in cui è facile specchiarsi perché non mancano note divertite e divertenti. Sorge allora spontanea la domanda:

Se "Dio" suonasse uno strumento musicale, questo sarebbe, la Chitarra?

Dio suona tutti gli strumenti musicali! E canta anche. Ma la sua voce morbida e calda può intrecciarsi solo ad un reef di chitarra: melodioso e triste come il Blues, immenso e vivo come Dio. Non potevo immaginarlo diversamente.

Come i grandi cantautori, Goran kuzminac ha il pregio di raccontare le cose con la semplicità di un bimbo e la potenza di uomo che ha il senso della propria storia; “Dio suona la chitarra” è infatti un’immagine molto forte ed un messaggio molto chiaro: un Dio, che di fronte alle folli decisioni di un mondo che si ostina a fingere di non aver bisogno di Lui , si tuffa tra le 6 corde di una chitarra acustica.

"GoranQuello che era emozione e semplicità nel cantautorato degli anni ’80 torna e si colora di ironia e consapevolezza in questo nuovo lavoro. Cosa è cambiato in questi anni?

Accendi la Tv e scopri che spesso manca il vero talento. “Americana” è un brano che ho scritto proprio pensando a questo, un pezzo di confine che segna la perdita di uno dei valori più importanti per un artista: il talento. Ripenso ai grandi cantautori, e anche ai grandi divi del cinema: Marylin Monroe che, cosa ignorata dai più, aveva un ‘estensione vocale incredibile eppure è nota solo come femme fatal. Ci si ferma sempre più spesso alla superficie e si ignora la mancanza dei “veri personaggi”, uomini e donne capaci di coltivare il talento e fare la differenza.

La Donna. Musa ispiratrice dei tuoi brani più belli ed intensi. Da “Ehi ci stai?” a “Gambe Belle” nei tuoi lavori c’è sempre un inno alla femminilità.

Negli anni ’80 sono stato anche rincorso dalle donne… ma la maggior parte erano femministe arrabbiate! Amo la donna e provo per lei un gran rispetto. Forse le vere star sconosciute sono proprio le donne di tutti i giorni, donne vere capaci di giocare con intelligenza il gioco della vita. Anche nel gioco della seduzione il femmineo crea fantasie potenti: in realtà le donne son lupi e noi uomini pecorelle ma nella visone ampia e sottile appare il contrario.

“Bimbi Buoni” è un brano ironico che rilegge i comportamenti egoistici ed insensati dei notri policymaker con gli archetipi delle fiabe. Com’è nata l’idea di questo parallelo?

Sempre la Tv, croce e delizia dei nostri giorni. Quando ascolti motivetti come “E meno male che Silvio c’è” comprendi che la semplificazione ha sostituito definitivamente la semplicità e l’autenticità dei messaggi. Ho pensato subito a Fabrizio de Andrè ed ai suoi bimbi di sinistra: bimbi buoni a cui regalare un sorriso e magari anche una speranza. L’ironia è un arma ma anche una difesa decisa della verità non più minacciata dal Lupo cattivo o dall’Uomo Nero ma da onorevoli e presidenti con parrucche e tanti denti. Un sorriso divertito allontana la paura e lascia spazio alla speranza di un lieto fine che arriverà.

Molta l’autobiografia ed il sentimento nelle tracce di questo lavoro discografico come in “Paole semplici” brano in cui racconti la difficoltà della coerenza di chi crede nella musica come linguaggio puro.

La musica è un linguaggio puro che supera le barrire dello spazio e del tempo. Pensavo a questo quando è nata “Parole semplici” una canzone che respira aria europea, che supera le barriere e ti fa guardare oltre.
“..Io sono ancora in piedi con la schiena ritta..” è una della frasi che meglio descrive la filosofia musicale di Goran Kuzminac: la voglia di suonare nel cuore e la convinzione che la musica sappia sempre indicare la strada giusta da percorrere.

Questa la sintesi del nuovo cd di Goran Kuzminac “Dio suona la chitarra” uscito un anno e mezzo fa ed attualmente in tour per l’Italia. Un lavoro intenso ed autentico che vanta la collaborazione di Alex Britti, Antonio Onorato, Charley De Anesi, Lincoln Veronese, Mauro De Federicis e Andrea Valeri.

Il lavoro discografico si chiude con una dolce ninna nanna dedicata alla propria figlia, forse la più importante nella vita di questo artista, ma dedicata anche a chi ascoltandolo ha sorriso, pianto, ricordato, sperato e vissuto la sua musica.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.