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"Romeus"
Giovanissimo, ma alle spalle una solida esperienza live. Romeus – vero nome Carmine Tundo – prima della sua partecipazione a Sanremo Lab, da cui è uscito vincitore, è sempre stato presente nel circuito alternativo salentino, sua terra di origine. Suonando per locali, rassegne e festival. Nel dna ha il rock e la Puglia come fattore culturale indelebile. Adesso punta a partecipare al Festival con un brano le cui musiche sono le sue: Come l’autunno parole di Francesco Tricarico (etichetta Sugar) racconta, proprio come la stagione, di una fase di passaggio, di attesa e di riflessione sulle scelte che cambiano la vita. Una stagione “triste ma fiera” che nella vita di un ventiduenne come Romeus rappresenta una fase di crescita e maturazione. La sua carriera inizia con l’invio di una demo all’indirizzo americano di Corrado Rustici che ascolta con attenzione i brani e li sottopone a Caterina Caselli. Conseguenza: il primo progetto discografico uscirà il 19 febbraio, nome Romeus per l’appunto. Il sound è graffiante, intenso, piacerà; biglietto da visita che permetterà a Romeus, sicuro, di crescere e consolidare ancora di più la propria formazione musicale. Grazie alla collaborazione con un team di lavoro di grande spessore, composto da David Frazer nei cui studi a SharkBite Studios – Oakland/California- Romeus ha registrato il cd e da George Marino per la masterizzazione negli Sterling Sound Studios di New York. .

"Romeus"Ma com’è andata con Sanremo Lab?

Molto bene, interessante: gli stage iniziali prima di tutto mi hanno permesso di venire a contatto con degli esperti del settore, mi hanno arricchito molto. E mi hanno fatto maturare. Da 600 che eravamo la selezione ci ha portato a diventare otto, infine siamo due in finale.

Il rock è presente in tutto questo album d’esordio. Pezzi tirati, belli carichi.

Fa parte di me il rock, d’altronde ho sempre suonato questo e mi auguro venga fuori a Sanremo.

E poi dopo il rock c’è la Puglia.

La Puglia è presente a livello artistico, certo, con le sue melodie, la pizzica salentina, e poi tutta la sua cultura che mi ha sempre influenzato, fin da bambino.

Un tema particolare quello che accomuna i brani dell’album “Romeus”, è il viaggio.

Vero, alla fine dell’adolescenza dopo aver letto e sentito musica internazionale, volevo rendermi conto di persona di quello che avevo assorbito. Ogni tipo di viaggio finisce quindi per stimolarmi, anche solo prendere un treno mi scatena delle emozioni. Non un caso se molte miei canzoni sono nate così.

E Sanremo fa paura?

Non ho molto paura del palco di Sanremo, la dimensione live mi fa sentire a mio agio, mi è sempre piaciuta, piuttosto mi spaventa tutto quello che circonda questo festival, il contesto mi mette tensione, quello che fa insomma da contorno. Ho un carattere riservato e sinceramente mi sento sballottato. Ma spero comunque di dare il massimo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.