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Lo Sguardo dei Maestri, iniziativa cinematografica tra le più importanti e qualificate della Regione Friuli Venezia Giulia, è una proposta che nasce dalla sinergia tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli di Gemona insieme alla Cineteca di Bologna e alle Università di Udine e Trieste e che gode del supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Direzione Generale Cinema, della Regione e dei Comuni di Udine e Pordenone e del contributo fondamentale della Fondazione Crup.
Dopo aver presentato l’opera di Bresson, Buñuel, Tati, Ophüls, Dreyer, Fellini, Bergman, Welles, Resnais, Mizoguchi e Losey, Lo Sguardo dei Maestri, giunto alla sua XII edizione, celebra Jean-Luc Godard in prossimità del compleanno dell’autore (80 anni nel dicembre 2010!), proponendo dal 21 ottobre al Visionario di Udine e dal 22 ottobre a Cinemazero di Pordenone una corposa filmografia dell’autore (ammontante a più di trenta film) nel corso di 12 serate con pellicole in versione originale provenienti dalle collezioni dei maggiori archivi cinematografici europei.
L’omaggio in terra friulana a Godard si articola, dunque, nella formula consueta di una grande retrospettiva accompagnata dal Convegno Internazionale di Studi (Udine, 5 e 6 febbraio 2010). Ai due appuntamenti nel Nord-Est si aggiunge, dal gennaio 2010, una personale dell’autore organizzata dalla Cineteca di Bologna.
Celebrare oggi Jean-Luc Godard non significa soltanto ritornare su uno dei più grandi cineasti della Nouvelle Vague, ma esplorare una figura di “artista totale” tra le più importanti della seconda metà del Novecento. Un “maestro” irregolare e non riconciliato, il cui lavoro non ha cessato di trasformarsi e di rilanciarsi nel corso di un lunghissimo e splendido “work in progress” che non ha eguali nella storia del cinema degli ultimi cinquant’anni.
Mentre nell’ultimo decennio il cineasta è stato oggetto di imponenti manifestazioni e omaggi a Londra, New York e Parigi (e in tutto il mondo), l’Italia (salvo poche eccezioni) sembra averlo dimenticato, quasi fosse rimasta ferma al “mito Godard” degli anni Sessanta. Ecco perché nella rassegna, insieme ai capolavori massimi del regista, verrà presentata una selezione di opere più rare e meno note, anche inedite in Italia.
Tra queste, Histoire(s) du cinéma, la monumentale opera in video iniziata nel 1988 e realizzata dall’autore nell’arco di dieci anni. Protagonista di 3 serate, Histoire(s) è una riflessione originale per stile e contenuti sulla settima arte. Sintesi di immagini e suoni del ventesimo secolo, l’opera è anche la summa dell’intero percorso autoriale di Godard e il momento in cui i confini tra cinema e video (da lui rispettati per molto tempo) si dissolvono definitivamente.
All’interno della retrospettiva su Godard, anche quest’anno vi sarà spazio per l’esclusivo omaggio al grande cinema restaurato: mercoledì 25 novembre a Udine e giovedì 26 novembre a Pordenone, Lo Sguardo dei Maestri omaggia Louis Malle con la proiezione de Zaie nel metrò – Zazie dans le metrò (1959), nella versione restaurata da CNC, Centre National du cinéma et de l’image animée – Archives Françaises du film e Nouvelles Èditions de Films.
Dell’autore protagonista della rassegna, mercoledì 11 novembre a Udine e giovedì 12 novembre a Pordenone sarà invece presentata nella versione splendidamente restaurata l’opera – capolavoro Il Bandito delle ore 11 – Pierrot Le Fou (1965), grazie alla collaborazione della Cinémathèque française e di StudioCanal.
La manifestazione/tributo (in tutte e tre le città italiane) sarà accompagnata da un catalogo curato da Roberto Turigliatto (curatore dell’intero progetto) comprendente alcuni testi inediti e un’ampia antologia critica di tutti i film e si concluderà a Udine con il tradizionale convegno, a cui parteciperanno non solo critici e studiosi di cinema ma anche cineasti e personalità della cultura e delle arti nel tentativo di mettere in luce il ruolo giocato da Godard nella storia del cinema moderno e l’impatto del suo cinema sulla cultura degli ultimi cinquant’anni.
Il 21 ottobre a Udine e il 22 a Pordenone, la retrospettiva si apre in bellezza con uno dei maggiori capolavori riconosciuti di Godard: Fino all’ultimo respiro – À bout de souffle (1959), in occasione del cinquantenario della sua realizzazione. Primo lungometraggio di Godard, il film divenne il manifesto della Nouvelle Vague contribuendo, accanto a opere come Hiroshima mon amour (1959) di Alain Resnais, allo stravolgimento linguistico del cinema negli anni ’60.
Le proiezioni si terranno:
a Udine (Visionario, via Asquini 33) – www.cecudine.org
a Pordenone (Cinemazero, piazza Maestri del Lavoro, 3) – www.cinemazero.it