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"2012"
Il 2012 sta arrivando, per una strana coincidenza questa data sembra mettere daccordo i vari catastrofisti planetari, si va dalla profezia Maya, al picco termico dell’effetto serra, dalle inondazioni che spazzeranno via le comunità costiere, alla terra che smette di girare in un senso e prende ad andare "contromano", al nostro amato sole che ci investirà con un bombardamento elettromagnetico senza precedenti. Proprio quest’ultima prospettiva sembra essere quella più "scientificamente" supportata. Ed è proprio di questa eventualità che voglio scrivere. Stiamo parlando di una specie di "starnuto" solare, un qualcosa che produrrebbe sulla nostra stella una specie di eruzione, la cui conseguenza diretta sarebbe una produzione di energia elettromagnetica spropositata che si irradierebbe nel cosmo e che quindi investirebbe anche la nostra Terra.

E’ un evento non raro nella vita delle stelle e quindi anche del sole, anzi è considerato addirittura "ciclico", il nostro astro ad esempio varierebbe il suo campo magnetico (ciò che genera lo starnuto per intenderci) ogni 11 anni circa, con intensità variabile, generando sui campi magnetici terrestri scombussolamenti direttamente proporzionali alla potenza irradiata dal sole stesso. Le testimonianze più documentate di questi eventi sono del 1859 in cui una tempesta magnetica mise ko alcune linee del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti e del 1921 in cui furono rilevati cortocircuiti e black out negli Stati Uniti. Fino poi al 1989 nel Quebec in cui 6 milioni di persone rimasero al buio per nove ore per una tempesta geomagnetica stimata di intensità 10 volte inferiore a quella del 1921.

Quella prevista sembra essere la più potente di questi ultimi secoli e si manifesterà proprio tra 2012 e il 2013. Cosa è cambiato dal 1921 ad oggi? Chiaramente la società planetaria oramai è fondata interamente sull’energia elettrica, i sistemi di comunicazione verrebbero danneggiati, i sistemi di illuminazione, di controllo, i satelliti, anche i sistemi di alimentazione ausiliari rischierebbero di saltare. Le centrali elettriche, nucleari, i generatori eolici, insomma tutto ciò che è civiltà verrebbe messo in crisi e sembra che la zona terrestre che rischierebbe di più sia proprio il nord America, patria e regno della tecnologia. Personalmente non sono preoccupato delle centrali nucleari impazzite, dei sistemi di controllo fuori… controllo, dei satelliti che cadono e via dicendo, ciò che mi sconvolge sono i milioni di terrestri col telefonino bruciato che non riescono a mandare i soliti messaggini idioti, le innumerevoli telefonate inutili che rendono la vita di alcuni degna di essere vissuta, vedo bambini in lacrime davanti alla play station muta, rapper e breakdancer fermi senza musica incapaci di muoversi. E i videodipendenti? Le partite giocate senza comunicazione, non sapere che ha fatto la Juve mentre il Milan vince fuoricasa. I vari processi al campionato che non vedranno sentenze. Le persone che senza Facebook saranno costrette a parlare con il panettiere, non limitandosi ad ordinare il pane ma cercando un contatto tribale, verbale con esseri della stessa specie effettivamente visibili e odorabili a pochi centimetri dai propri sensi. Essere portati a guardare magari un tramonto sul mare piuttosto che una bellissima soap opera demenziale su "rete56". Si sarà costretti a passare magari una serata in famiglia condannati a parlare con figli e mogli dal vivo e non tramite sms, mms… che assurdità! Guardare negli occhi la persona a cui ti rivolgi… un salto nei primordi dell’uomo. Cosa può essere una centrale nucleare che collassa privata dei sistemi di sicurezza in confronto a cercare una via in una città estranea senza l’ausilio del tom-tom, magari dovendo chiedere aiuto a un indigeno del luogo. La mancanza di energia elettrica potrà farci precipitare nei meandri della psiche umana, ci catapulterà nel giurassico della mente, ci riporterà agli antichi rapporti umani, che per anni abbiamo cercato di cancellare dalla nostra vita. A questo punto, meglio una reazione termonucleare globale e finire tutti tecnologicamente vaporizzati…

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.