Tempo di lettura: 2 minuti
L’ascolto e lo studio diretto della musica in età infantile è fondamentale. Il compositore francese Olivier Messiaen (Avignone, 1908 – Clichè, 1992), per esempio, ebbe il privilegio non da poco di poter studiare ad appena dieci, undici anni al pianoforte opere straordinarie come il Don Giovanni di Mozart, l’Alceste e l’Orfeo di Gluck, la Dannazione di Faust di Berlioz, La Walkiria e il Sigfrido di Wagner e composizioni pianistiche quali Estampes di Debussy e Gaspard de la Nuit di Ravel e soprattutto il Pélleas et Mélisande, che costituì una tale rivelazione musicale da lasciarne impronta indelebile anche negli anni futuri.
Egli non sarebbe probabilmente diventato quel grande e indiscusso artista che è stato nel Novecento senza quei propedeutici studi e ascolti infantili.
Apprendiamo questa ed altre notizie biografiche dal volume di Silvia Corbetta “Olivier Messiaen: Saint François d’Assise – cammino verso la joie parfaite”, 25 euro, pubblicato di recente da Zecchini Editore di Varese, forse l’unico editore rimasto in Italia a possedere, allo stato attuale, un catalogo di saggistica sulla musica cosiddetta colta così ampio ed organico.
Il presente lavoro di Corbetta, laureata in architettura ma con solidi studi pianistici e musicologici alle spalle, nasce dall’incontro con il celebre pianista Aldo Ciccolini che di Messiaen fu collega presso il Conservatorio parigino di Rue de Madrid e dalla pressoché totale assenza di una significativa biografia in italiano a lui dedicata.
Nel libro diviso in quattro capitoli si affrontano, oltre ad una essenziale ma ben articolata biografia del musicista francese, lo studio dei suoi trattati, a cominciare dal “Technique de mon language musical” pubblicato nel 1944, dello stile del compositore e infine in modo analitico e approfondito troviamo un ampio studio dell’opera “Saint François d’Assise” di raro interesse.
“La musica di Messiaen conquista, seduce, abbaglia attraverso un’espressione artistica dalla multiforme colorazione; una musica alimentata e fatta risplendere in maniera sempre differente ed imprevedibile da scelte timbriche e ricerche ritmiche che incantano, nell’ascolto, come la luce che perpetuamente mutevole attraversa le vetrate delle cattedrali gotiche e dona un risultato visivo che investe incondizionatamente tutto il nostro essere (…)”.
Silvia Corbetta rivela in questo suo appassionato e lucido studio il suo amore per Messiaen e per la luminosa figura di San Francesco d’Assisi, così straordinariamente plasmata in musica durante la piena maturità creativa e stilistica.
Volume che dunque è principalmente indicato per gli “addetti ai lavori” e i conoscitori della materia musicale, ma che potrebbe intrigare anche il semplice appassionato.