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"2009L’osservatorio astronomico di Vicques, nel canton Giura, ha scoperto un’asteroide di 800 metri di diametro in avvicinamento alla terra. Battezzato “2009 KL2„, questo bolide la sfiorerà ad inizio settembre, a 67 milioni di km di distanza.

Scoperto nella notte tra il 19 e 20 maggio scorso da un gruppo di astronomi dilettanti, e poi ufficializzato il 30 maggio dagli scienziati dell’osservatorio astronomico giurassiano, è il 4° Near Earth Object (NEO) scoperto in Svizzera, il primo scoperto da dilettanti. I primi tre erano stati scoperti dall’osservatorio di Zimmerwald dell’Université di Berna.

In tutto, sono 214 oggetti che sono stati registrati dall’osservatorio svizzero ma quello che interessa più questi appassionati della volta celeste è il più piccolo di loro.

Questa “pietra gigante„ costituisce infatti un fenomeno raro poiché si tratta di un’asteroide della famiglia dei corpi celesti la cui orbita incrocia periodicamente quella del nostro pianeta e risulterebbe di dimensioni simili a quelle dell’asteroide che 65milioni di anni fa provocò la scomparsa dei dinosauri.

Ma questa volta, contrariamente a ciò che è avvenuto in marzo scorso, quando l’asteroide 2009 DD45 aveva sfiorato il nostro pianeta, nessun scenario catastrofico è stato annunciato! Il 2009 KL2 la passerà circa a 67 milioni di chilometri del pianeta blu, cioè una distanza sufficiente per non graffiarla ma permettere agli astronomi di osservarla ancora di più vicino.

"Michel“Se non si cerca non si trova„, ha spiegato Michel Ory, (nella foto) quarantenne astronomo dilettante. Nel mondo, gli astronomi dilettanti scoprono circa due asteroidi al mese. L’interesse per i NEO, soprattutto da parte dei professionisti, in particolare gli Stati Uniti, si spiega con il fatto che questi asteroidi sono caduti sulla terra parecchi anni fa e permettono quindi di saperne di più sul passato del sistema solare.

“Il 2009 KL2„ sarà seguito regolarmente fino al mese di novembre dall’osservatorio. Esistono pochi settori scientifici che permettono a dilettanti di fare scoperte„, fa notare Michel Ory, che lo scorso anno aveva scoperto una cometa. La massa gassosa di 20.000 chilometri di diametro porta ormai il suo nome P/2008 Q2 Ory.

L’astronomo moderno non passa più le sue notti attaccato al telescopio. “La sera apro la cupola ed il giorno dopo la richiudo„, spiega il sig. Ory. La registrazione delle immagini è automatizzata. Ma per sei ore d’osservazione, occorrono almeno tre ore per decifrarle ed analizzarle.
Agli astronomi, siano essi semplici appassionati o professionisti, l’importante compito di vigilare: in gioco c’è niente di meno che la sopravvivenza della specie umana.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.