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Giunta in un anno e mezzo dall’apertura alla lusinghiera posizione di quinto museo italiano per numero di visitatori, la Reggia di Venaria Reale si proietta ora verso un nuovo obiettivo: la realizzazione di una grande mostra sul cibo nelle corti europee, il cui nastro sarà tagliato nel 2012.
Il tema dell’alimentazione, questa volta declinato in chiave storica, sarà così ancora una volta al centro di un grande progetto subalpino. E coloro che vi stanno lavorando non nascondono l’ambizione della sfida, che arriva dopo l’affermazione di due fenomeni come Slow Food e Eataly, capaci di fare di Torino e del Piemonte un riferimento dell’enogastronomia mondiale.
Al progetto lavorerà nei prossimi due anni l’Associazione delle Residenze Reali Europee, in questi giorni riunita nella città della Fiat. L’idea è sul tappeto dal maggio 2008, quando a Versailles i piemontesi illustrarono agli altri membri dell’Associazione il lavoro compiuto per l’apertura al pubblico delle cucine del Palazzo Reale di Torino. Il successo dell’operazione e l’interesse suscitato nel mondo degli studiosi sono stati la chiave per innescare il salto di qualità. Il progetto complessivo prevede due tappe: un grande convegno internazionale nel novembre 2010 a Torino, e la mostra a Venaria due anni dopo. Il primo appuntamento servirà per fare il punto sugli studi e sulle ricerche, il secondo per dare visibilità pubblica a tutto il lavoro compiuto.
Il tema del cibo, è stato spiegato qualche giorno fa da coloro che sono coinvolti nell’iniziativa, sarà affrontato decisamente ad ampio raggio. Come Slow Food ormai non evoca più in nessuno la sola idea della buona mangiata, così il cibo dei re non sarà illustrato limitandosi all’aspetto della mensa regale. A essere indagati saranno il rapporto fra i banchetti di corte e il mondo produttivo, agricolo, commerciale e poi industriale.
Le cucine dei palazzi reali, luogo semisegreto e relegato quasi sempre nei sotterranei, soltanto ora hanno cominciato ad affrancarsi dalla funzione di depositi cui sono state relegate dopo la trasformazione delle residenze in musei. Il progetto europeo di cui il Piemonte sarà capofila le riporterà in primo piano, evidenziandone il ruolo di motore di attività sul duplice fronte economico e culturale. Il visitatore apprenderà così le tecniche di approvvigionamento e conservazione degli alimenti, ma anche l’evoluzione del gusto riscontrabile nella messa a punto dei menu e nella realizzazione di vasellame e argenterie.
La proposta della mostra è stata sottoposta proprio oggi al direttore del Consorzio per la Valorizzazione di Venaria Reale, Alberto Vanelli, dal presidente di Versailles e dell’Associazione delle Residenze Reali Europee, Jean Jacques Aillagon, ex ministro della cultura francese. Vanelli, che se nè è detto entusiasta, la sottoporrà già domani al consiglio di Venaria Reale per l’approvazione.