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E’ talmente imponente che la si deve presentare a pezzi: la Fiera del Libro, la cui XXII edizione si tiene al Lingotto dal 14 al 18 maggio, ha svelato oggi il Bookstock Village, ovvero lo spazio di 300 metri quadrati nel Padiglione V dedicato espressamente ai giovani lettori, dal nido all’università. Questo contenitore ospiterà 153 incontri, 169 ore di laboratorio, ma anche mostre, spettacoli, concerti.
Un’idea di successo che nell’arco di 10 anni ha accolto 329.000 studenti, 193.000 insegnanti e oltre 100.000 persone hanno partecipato da casa ai giochi on-line. Tema conduttore del Village 2009 è La Strada con diversi programmi di incontri, coordinati dallo scrittore Giuseppe Culicchia e dallo scienziato Piero Bianucci, che ha invitato gli astronauti Umberto Guidoni e Maurizio Cheli. Particolare importanza è data alla lettura per la prima infanzia con l’iniziativa internazionale Nati per Leggere che festeggia il decennale indicendo un Premio Nazionale a favore di proposte editoriali di qualità per i bambini.
Per la prima volta una grande libreria a cura del Festival Minimondi di Parma porterà libri per ragazzi nelle lingue di tutto il mondo. Il presidente della Fiera Rolando Picchioni ha manifestato solidarietà verso i terremotati dell’Abruzzo promettendo una raccolta di libri per la ricostruzione di una biblioteca scolastica. Libri in lingua araba, in particolare dall’Egitto, considerato che è paese ospite della XXII edizione, ma anche provenienti da India, Giappone, Brasile, costituiscono la novità della libreria curata dalla Fiaccadori di Parma, storica firma dal 1827.
Nel grande spazio di oltre 4 mila metri quadrati (non 300 come precedentemente scritto) del Bookstock Village saranno affrontati temi anche di grande attualità, come la famiglia allargata, il problema dei giovani e il lavoro, quello della pubblicità. Ogni giorno al Bookstock ci sarà anche l’Angolo della memoria dove un testimone del Novecento racconterà una sua storia. Sulla falsariga dei bambini americani che hanno scritto i loro sogni e desideri al presidente Obama, anche i piccoli di un laboratorio potranno giocare a fare domande ai potenti della Terra.