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La crisi economica, l’insostenibile leggerezza della fama e del successo, l’illusione delle droghe, la fuga dalle dipendenze, la falsità della tv: Fabri Fibra affida la sua filosofia e le certezze acquisite ai 10 brani del suo nuovo album, Chi vuole essere Fabri Fibra?, e a un dvd, un film documentario di scene inedite in studio, vita privata, e backstage, entrambi in uscita oggi, venerdì 10 aprile.
Il rapper affronta il tema della crisi e chiama in causa il premier Silvio Berlusconi nel primo singolo Incomprensioni, in radio dal 6 marzo. «Vorrei chiedere al presidente del Consiglio, quando ha tempo e se ha voglia, ‘può darmi un consiglio? Come fa una persona con questa busta paga a mantenerci una casa e un figlio?». L’inciso è interpretato da Federico Zampaglione, che ha ricantato la sua parte vocale della celebre Per me è importante dei Tiromancino.

"chiFabri Fibra, all’anagrafe Fabrizio Tarducci, classe 1976, album di platino nel 2007 con Bugiardo, nel dvd lancia un messaggio ai giovani: «Mi è sempre capitato di dipendere da qualcosa, dalla droga, dalle donne. In questo momento ho deciso di dipendere da ciò che dà la musica, perché non è nociva. Tutto il resto invece ti ammazza. L’ho provato sulla mia pelle. Le droghe sono una finzione, un piacere momentaneo. Sono fortunato perché me ne sono accorto in tempo». Ma mette in guardia anche dalla tv: «E’ finta, la gente a casa ci crede. Ma quando si spengono le telecamere, tutti se ne vanno a casa a pensare a cosa faranno il giorno dopo».

Ripreso in viaggio in macchina durante il tour 2008, Fabri Fibra mostra un pacchetto di erba e dice: «Ai Negramaro li hanno beccati con un quarto di questo e li hanno rovinati. Se adesso non riempiono San Siro è colpa dei giornalisti che gli hanno dato dei drogati. Se a noi ci beccano con questo ci mettono in galera. Volete che i rapper vadano in galera perché si fanno due canne?», chiede.
Nel brano Alla fine di tutto, sulla caducità del successo, cita Marco Pantani e i reality show. Poi nel dvd avverte i suoi fan: «Dal di fuori pensano che vita fanno questi… passiamo la vita in macchina». Ma ammette: «Mi piace la gente che mi accoglie, invece che tornare nel buio». Racconta: «Scrivo come se fossi senza contratto, come se fossi uno sconosciuto» e nella title-track canta «Il mio rispetto va alla gente afflitta, alla gente che sa incassare la sconfitta».
Nel brano 10 euro invita a godersi il presente, poi alla telecamera racconta: «A volte penso che la mia missione sia creare un qualcuno che si sfoga per tutti». Aggiunge: «Mi sento molto più perdente che vincente, perché la tua vita è talmente vuota da pensarlo. È facile sembrare speciale».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.