Tempo di lettura: 2 minuti
I “Caicc”, i ravioloni che la tradizione vuole grandi come le ascelle delle donne che li cucinano, sono un piatto gustoso, di quelli che strabiliano e lasciano a bocca aperta per il sapore e la consistenza degni delle tavole di un re anche se nascono nella ruvida tradizione di montagna.
A Breno, nella bresciana Valcamonica, erano un piatto della festa, consumato anche in Periodo Pasquale, accompagnato in passato dalla polenta condita con formaggio di malga e di burro fuso. Si trattava di un piatto unico, cui non si doveva aggiungere nulla se non, quando c’era, un pizzico di sale e magari un buon bicchiere di vino rosso, magari di quelli prodotti a Ossimo o nella bassa Vallecamonica, oggi messi in bottiglia con discreti risultati.
Gli ingredienti per 4 persone sono, secondo la ricetta della chef Maria Grazia Ducoli del ristorante “Gralì”, pubblicata sull’Atlante Bresciano di qualche anno fa: 300 grammidi farina bianca, un pugno di farina grigia di grano saraceno, 4 uova,
sale, pepe, aglio, 300 grammi di erbe cotte e in particolare della parte verde delle bietole, 100 grammi di mortadella, 150 grammi di arrosto di maiale o vitello, 50 grammi di formaggio grattugiato, 50 grammi di noci e 3 amaretti, pangrattato, noce moscata, 20 acini di uva sultanina, che però è facoltativa.
I Caicc, sempre secondo la Chef Maria Grazia Ducoli si cucinano così. Tritate le erbe, la mortadella e l’arrosto, aggiungetevi, tritati, gli amaretti, le noci, il prezzemolo e l’aglio, incorporate l’uovo e riducete tutto molto finemente, asciugate con il pane. Formate la pasta mescolando le farine e usando 2 uova e se occorre, unendo un po’ d’acqua.
Lasciatela asciugare e tiratela in una sfoglia non troppo sottile. Tagliatela in dischi di 14 centimetri di diametro, impastate il mezzo uovo rimasto con un cucchiaino di farina e un goccio di latte, pennellate i8 dischi di pasta e mettete al centro il ripieno. Con l’apposito bastoncino, detto caicc e che da il nome ai ravioli, chiudete la pasta e sigillatela per bene. Cuoceteli in acqua bollente salata e conditeli con burro fuso, salvia e formaggio di malga stagionato. Squisiti!!!!!!!