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Grazie al regista americano David Lynch, i Beatles sono rinati per una sera a New York: Paul McCartney e Ringo Starr hanno cantato e suonato insieme sul palcoscenico del Radio City Music Hall del Rockefeller Center.
Il lungo concerto, circa quattro ore in tutto, è stato occasione di una serie di omaggi ai due Fab Four scomparsi, John Lennon e Goerge Harrison.
L’obiettivo della serata, con 6mila spettatori in tutto, era di raccogliere fondi per la fondazione di David Lynch, che mira a insegnare la meditazione trascendentale (Tm) nelle scuole a un milione di giovani in difficoltà in tutto il mondo. Complessivamente sono stati raccolti circa 3 milioni di dollari.
Alla fine del concerto, dopo il lungo set di McCartney e la sua band dedicato in parte ai successi dei Beatles (da You Can Drive My Car a Let it Be, da Lady Madonna a Can’t Buy My Love), Paul ha chiamato Ringo sul palcoscenico presentandolo come Billy Shears, il suo pseudonimo da cantante nell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
E, come da copione, i due hanno interpretato With A Little Help from my Friends, con Ringo voce solista e Paul corista, circa sette anni dopo l’omaggio del 2002 a George Harrison appena scomparso, quando interpretarono While My Guitar Gently Weeps.
La scelta della canzone (“un piccolo aiuto da parte degli amici») non è stata ovviamente casuale: Paul e Ringo erano, in quanto pionieri della Tm con il loro viaggio in India nel 1968, le star principali della serata di raccolta fondi, intitolata Change Begins Within (Il cambiamento inizia dentro).
Un McCartney in grandissima forma ha spiegato a un pubblico entusiasta che grazie agli insegnamenti del Maharishi Mahesh Yogi, la "meditazione nei momenti di follia", mi ha aiutato a trovare momenti di serenità.
Paul (al basso e alla chitarra acustica) e Ringo (alla batteria) hanno suonato insieme altre due canzoni, accompagnati dalle star che hanno partecipato alla serata, tra cui Sheryl Crow, Ben Harper, Donovan, Eddie Vedder dei Pearl Jam e Moby.
La prima, Cosmically Conscious, è una composizione poco conosciuta di Paul ispirata alle parole del Maharishi. La seconda canzone è uno dei grandi successi dei Beatles negli anni sessanta, I Saw Her Standing There.
Gli omaggi ai Beatles scomparsi sono stati almeno due. Sheryl Crow, accompagnata da Ben Harper alla slide guitar, ha cantato My Sweet Lord, la più famosa canzone di George. McCartney, da solo alla chitarra acustica, ha interpretato una emozionante versione di Here Today, la canzone da lui dedicata a John dopo la sua drammatica morte.
Tanti infine, sono stati i momenti emozionanti, di grandissima qualità, o anche divertenti: da Under Pressure, il capolavoro di David Bowie e dei Queen interpretato da Ben Harper e Eddie Vedder, a una incredibile prestazione a cappella dello stesso Vedder; dallo scontato Yellow Submarine di Ringo, al Blackbird di Paul, la canzone dedicata 40 anni or sono ai diritti civili dei neri. «Abbiamo percorso un lungo cammino -ha chiosato McCartney- abbiamo il presidente (Barack) Obama».