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E’ la storia di Davide che batte Golia, il primo armato con una genuina focaccia pugliese, il secondo con un’invincibile corazza di americanissimi hamburger. Focaccia Blues, film diretto dal pugliese Nico Cirasola, impreziosito dalla presenza di attori pugliesi come Lino Banfi, Renzo Arbore, Michele Placido e dal presidente della Regione, Nichi Vendola, ha anche una morale. E cioè che «tutto quello che sembra certo è incerto e niente è ciò che sembra».
A spiegarlo è lo stesso regista nel corso della presentazione del film, che è stato proiettato ieri in anteprima a Lecce, nell’ambito del Festival Europeo, e sarà presentato a Roma il 6 aprile.
La storia si ispira ad un fatto realmente accaduto ad Altamura, paese della Murgia barese, famosissimo per il suo pane e altrettanto per le focacce. L’ironica docu-fiction racconta di come il colosso Mc Donald’s sbarchi nel piccolo centro murgiano e apra un mega fast food seguendo i propri criteri di marketing. Il colosso ignora del tutto un piccolo locale, con una sola vetrina, di cui non acquisisce la proprietà. «Ma in questo insignificante spazio – racconta il regista – a pochi mesi dall’inaugurazione, viene aperta una piccola panetteria, con un insegna minimalista ed un modo tutto meridionale di vendere la qualità, la focaccia». Lentamente ma inesorabilmente nel giro di pochi mesi, la concorrenza del panettiere costringe il colosso americano a chiudere.
Il produttore, Alessandro Contessa spiega di avere voluto insieme al suo amico regista Cirasola e alla sceneggiatrice Alessia Lepore (anche lei pugliese), «costruire una storia di questa terra e mantenere in tutto il concetto del glocal». Nel film ci sono soprattutto attori pugliesi, i personaggi reali di Altamura, le musiche di autori pugliesi. Il messaggio in sintesi spiega Contessa, «è che spesso capita di cercare altrove il nostro futuro e non ci rendiamo conto che il nostro futuro è anche qui». Contessa racconta gli aneddoti divertenti che hanno accompagnato la lavorazione del film come quando «ci si è dimenticati di chiamare la truccatrice per Banfi e Arbore, e i due attori si sono truccati a vicenda come dei ragazzini!».
Alla storia del film, narrata dagli abitanti del paese, si affianca la favola d’amore tra Dante (Dante Marmone), un fruttivendolo amante della qualità, e Rosa (Tiziana Schiavarelli), sua cliente abituale, affascinata dal direttore del fast food, Manuel (Luca Cirasola) giunto in paese. Una sorta di anti-eroe western deciso a colonizzare tutto. Alla fine, però, i protagonisti capiranno che è inutile inseguire il sogno americano quando hanno già tutto quello che serve loro per vivere felici.